BUER



La mia esperienza

Buer è uno degli Dei, insieme ad Andras, che ho conosciuto meglio. è un Dio incredibilmente interessante, saggio e capace di trasmettere i suoi insegnamenti in maniera pacata, semplice e chiara. Quando l'ho conosciuto stavo vivendo un periodo molto difficile, ero molto debole e non mi trattavo con rispetto, quasi mi sentissi in colpa per non essere capace di risollevarmi. Ebbene Buer mi ha aiutato molto, prima con le buone e dopo in maniera anche più dura e alla fine sono riuscita a ritrovare la mia forza. In quel periodo bevevo per non pensare, ovviamente non molto dato che essendo minuto mi è sempre bastata una singola birra per potermi sentire girare la testa, ma era il principio stesso per cui bevevo a rendere l'azione sbagliata. Io infatti bevevo proprio perché volevo annegare in un bicchiere la mia debolezza, i miei dispiaceri e ciò è profondamente anti satanico. Buer, notando questa mia debolezza ha cominciato a farmi ragionare, ma vedendo che non gli davo retta cominciò ad usare metodi più invasivi, come incubi e scrolloni emotivi. Sono molto testarda per natura e ignorai persino quegli avvertimenti.


Allora cominciò a farmi stare male fisicamente, ricordo che il giorno dopo una sua apparizione onirica, ignorai nuovamente i suoi ammonimenti e mi versai un bicchiere di birra. Ebbene non appena ne bevvi un sorso cominciai a stare malissimo, capogiri, nausea, vomito, crampi addominali, stavo davvero malissimo. In quel momento sentii nella testa una voce chiara, con un accento particolare, indescrivibile, ma che ha solo Buer. Egli mi chiese di promettere che non avrei toccato alcolici per cinquanta giorni. Io sogghignai fra i crampi poiché pensai che era pazzo se presumeva che avrei mai accettato così tanti giorni di astinenza. Allora la nausea aumentò e mi ripeté "50 giorni". Alla terza volta, esausta, accettai quei maledetti 50 giorni e dopo nemmeno dieci secondi il dolore era svanito. Mi alzai, mi lavai il viso e mi specchiai. Ero pallida come un morto, sudavo freddo, mi ero davvero spaventata. Ma almeno mantenni la promessa e non toccai alcolici per ben due mesi poiché alla fine dei 50 giorni, mi rendevo conto che non avevo bisogno di bere per superare le difficoltà. In quel periodo Buer mi rimase vicino e mi diede diversi insegnamenti, sia etici che spirituali. Anche se smisi del tutto di bere, ogni tanto, nell'anno seguente, provai qualche volta, nei momenti di debolezza, a rilassarmi bevendo, ma non appena ci provavo cominciavo a percepire un irrigidimento del collo molto doloroso. Allora, seppur un po' frustrata, non lo facevo.


Nel frattempo son cresciuta, mi son rafforzata, sia emotivamente che spiritualmente e non ho sentito più il bisogno di bere per annegare i dispiaceri. Tuttavia qualche mese fa ero in compagnia e desiderai bere un drink e pertanto chiesi a Buer di non impedirmelo, di fidarsi di me, promettendogli che non ci sarei ricaduta e che non avrei mai più bevuto per scappare dai problemi, ma che lo avrei fatto solo di tanto in tanto, in maniera moderata, solo per divertirmi e rilassarmi, come ogni essere umano. Quella cena fu serena, bevvi il mio bicchiere di vino senza stare male e fui felicissima del fatto che Buer si era fidato di me, aveva capito che ero davvero diventata più forte e non avevo più bisogno del suo aiuto per stare in piedi. Questo aneddoto per farvi capire quanto Buer sia attivo nell'aiutare i suoi Protetti a camminare con le loro gambe, privi di schiavitù mentali o terrene. Ora, il mio caso era legato a una problematica molto blanda, bevevo poco, non ero un alcolizzata, diciamo che il suo intervento è stato più un fatto di principio ed educazione morale volta all'essere sempre forti, ma ho conosciuto anche persone con problemi più grandi di autostima, dipendenza, (non parlo solo di dipendenza da alcol o droghe, ma proprio di dipendenza da cose e persone) e Buer le aiutate moltissimo, con i suoi modi sempre pacati e tuttavia irremovibili. Dal suo modo di insegnare ed educare mi ha sempre fatto pensare a un maestro orientale, calmo, benevolo e saggio, ma anche freddo, deciso e severo se occorre.


Non dovete però pensare che Buer o gli Dei in generali ci impongano il loro aiuto poiché anche se io magari me ne lamentavo, in verità volevo che mi aiutasse ad essere più forte, detestavo la mia debolezza. Ma nel momento in cui ho capito di essere cambiata Lui mi ha lasciata fare, fidandosi di me e senza impormi alcun divieto. Buer è inoltre molto legato anche agli animali, è noto per avvicinare all'iniziato una Famiglio, ovvero un "animale guida", mandato direttamente dagli dei per starci accanto. Ricordo che quando persi la mia amata Nanù, una dolce cagnolina, ero molto depressa e avrei davvero voluto la compagnia di un cane. Lo feci presente a Buer e in quel periodo non appena uscivo di casa (e abito in città, mica in campagna!), ero sempre seguita da qualche cane randagio che spuntava dal nulla e mi seguiva per tutto il tempo, facendomi compagnia, per poi andarsene non appena rientravo a casa. Non nego che da ciò ne fui profondamente commossa. Lo trovai un modo davvero carino di consolarmi da quella perdita.



Come è apparso

Buer mi ha sempre fornito importanti spunti di riflessione, è un ottimo maestro, sia da un punto di vista di conoscenza che morale. Ha sempre cercato di trasmettermi valori cavallereschi, Lui apprezza molto la nobiltà d'animo. Ha un carattere mite, pacato e benevolo, ma è anche molto orgoglioso e se lo deludi non avrai una seconda occasione per averlo a fianco. È un Dio profondo, sensibile e saggio e mi ritengo molto fortunata ad averlo accanto. È molto paterno e una cosa che mi ha lasciato sorpresa e felice fu quando una volta, comunicandovi, notai la sua espressione preoccupata vedendomi così stanca e triste. Era un periodo buio, lui mi prese la mano e con volto sconsolato mi disse "ti stai spegnendo".
Vedere nel suo viso quella tristezza mi ha dato un moto di forza per recuperare le energie perdute e darmi da fare e di fatti ho dimostrato poi nel tempo che non mi sarei mai spenta, non lo avrei mai deluso. Mi ha onorata vedere che era davvero preoccupato per me, che mi voleva bene. Fisicamente mi è apparso con i capelli bianchi solo ai lati, sulla sommità del capo era calvo. Aveva grandi occhi azzurri, come disegnati e indossava una tunica marrone. Sono sincera, sembrerà strano ma assomigliava leggermente a Giorgio Faletti. Un'altra volta comparve come un grosso cane bianco che aveva però i suoi identici occhi azzurri che paiono disegnati. Ha una voce particolare, quando parla ha come uno strano accento, una cadenza che lo contraddistingue.

 



Jennifer Crepuscolo
Anno MMX

 

 

 

 

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