HAAGENTI / BASTET :  La Dea Felina

 

 

Bastet è il nome di una Dea dell'antico Egitto, rappresentata come una donna con la testa di gatto, poichè suo animale sacro. La città di Per Bast (Casa/Dimora di Bast),  dai Greci chiamata Bubastis, è situata nelle vicinanze del delta del Nilo, nei pressi dell'attuale Zagazig, ed era il centro del suo culto. Proprio in questo luogo, infatti, è stata scoperta una grande necropoli di gatti e templi in onore della dea. Bastet era conosciuta come dea della fertilità, della seduzione, della sessualità e della forza femminile, ma era amata anche perchè protettrice delle donne in gravidanza e dei bambini, che incarnavano la fragilità e la bellezza, altra caratteristica della dea. Bastet era dea della musica, del canto e della danza. Veniva spesso rappresentata con in mano il sistro, strumento musicale creato da Iside, e tenuto anche da Hathor. Il giorno dedicato a Batet, era il 31 Ottobre, giorno di festa dove la gioia giungeva all’estasi, si beveva e si ballava (e naturalmente i bambini non potevano parteciparvi). Sul Nilo galleggiavano chiatte piene di donne, fiori e vino. Si dice che si trattasse di riti sensuali, pieni di musica e danze. I riti in onore di Bastet erano anche incentrati sull’idea della purificazione e della profumazione, riferito alla purificazione femminile durante il ciclo mestruale. Era pure considerata la depositaria della verità, siccome i gatti sembravano conoscere tutto del mondo. Una curiosità: sembra che nell'antichità le donne lesbiche fossero ritenute donne estremamente sincere, capaci di sostenere sempre la verità, perciò Bast era considerata signora delle donne lesbiche. Bastet è indicata come figlia di Ra, oltre che come uno dei suoi "occhi", cioè veniva inviata per annientare i nemici dell’Egitto e dei suoi dei (a lei viene associato l'occhio destro di Ra , l'utchat). Uno dei suoi appellativi era “Signora delle Bende” .È una dea che racchiude due aspetti contrastanti, quello pacifico e quello temibile: nella sua forma di gatta o di donna gatto è la benevola dea, protettrice dell’umanità, della gioia e delle partorienti; ma  nel suo aspetto feroce è famosa per la sua furia, rappresentata con testa da leonessa, ed identificata con Sekhmet, dea della guerra e della medicina.

Un antico detto egiziano recitava:

"Non si accarezza la gatta Bastet prima di aver affrontato la leonessa Sekhmet."

 

Questa frase è molto importante per comprendere che la Dea, come ogni donna, incarna non solo la parte sensuale e docile, intuitiva e femminea  perciò  lunare;  ma anche la potenza solare, protettiva e vendicativa che le ha dato la fama di " leonessa guerriera ". Bastet è una rarità, racchiude in se sia il principio maschile (solare) che quello femminile (lunare).  L'armonia cosmica. Il gatto era un animale sacro in tutto l'antico Egitto e ad esso venivano dedicate statue, templi, poesie e invocazioni. Era onorato perché proteggeva i granai dai topi e quindi dalla carestia, ma per quanto addomesticato, non era un animale abituato all’uomo. Si dice che l’abissino incarni il vero gatto egiziano, ma il gatto egiziano per eccellenza resta il Mau, dallo splendido manto maculato e la corporatura agile. Gli egizi divennero talmente devoti alla dea Bastet che promulgarono leggi per impedirne l’esportazione e chi attentava alla vita di un gatto era severamente punito. Bastet nasce come divinità solare, personificando il calore benefico del sole; i Greci la identificarono in Artemide la dea della caccia, con l'arco che simboleggiava la falce di luna divenne presto una dea lunare. La mitologia norvegese narra di Freya,  la dea nordica del sole che guidava un carro di fuoco trainato da due gatti, uno bianco e l'altro nero. Nella mitologia germanica, Odino concede alla dea un potere illimitato su nove mondi. Nell’antico simbolismo, vola con il suo tiro di gatti attraverso questi piani e lungo le strade di cristallo di sette pianeti, per recarsi dove regnano l’amore e la vita. Freya regola i raggi del sole e la pioggia, determinando il destino della terra. Ancora oggi, nella credenza popolare, i gatti vengono collegati ai fenomeni atmosferici. Freya, come Bastet e Diana, incarna l’amore, la sessualità e la fertilità.

 

Le Mie Esperienze con Bastet

 

Era una sera di fine gennaio inizio febbraio, ero all'inizio del mio percorso come satanista, mio padre si arrabbiava con me in continuazione per aver scelto questo culto, i giorni erano  pieni di continui conflitti e frecciatine e la situazione per me era molto stressante ( lo è ancora oggi, ma almeno è migliorata da allora). Quel giorno ero stufa di spiegargli per l'ennesima volta che non c'era niente di male ad essere satanista, ero stufa di sentirlo sgridarmi alle spalle, gli ripetevo senza essere ascoltata minimamente che  Satana non era come lo descrive la religione cattolica. Lui però non sentiva ragioni! Stavo per crollare dato che sono molto fragile, (specialmente se un padre ti dice che lo hai deluso), così  andai fuori a piangere e so che forse non è molto coraggioso, ma avevo davvero bisogno di sfogarmi; dopo una passeggiata fra le lacrime, mi sedetti nella panchina del piazzale di fronte a casa mia, c'era la luna piena e continuavo a fissarla, illuminava le mie lacrime, sentivo che mi rilassava, avevo bisogno di un segno, volevo sapere se avevo un Guardiano, così dissi guardando la luna:

 

" Ho bisogno di te... di sapere chi sei, se mi stai ascoltando, mandami un segno...".

 

Mi voltai verso destra, verso il lato oscurato del piazzale e con mia grande sorpresa proprio in quell’istante vidi un gatto, veniva verso di me e si accingeva ad attraversare il piazzale, mi passò davanti con la sua delicata camminata e la coda dritta. Da li compresi che non era una semplice coincidenza, Bast era la mia guardiana. Poi vi è stato un sogno in cui si è  mostrata a me sotto forma umana (l'unico sogno, negli altri solo sotto forma di gatto), era una dea così regale, nobile e misteriosa, mi sorrideva ed era adagiata su un lettino come quello dell'antica Roma. Aveva capelli neri e lisci, era vestita con abiti egizi, un abito bianco panna per la precisione e mi ricordo che aveva molti gioielli. La lista delle mie esperienze con Bastet potrebbe andare avanti all'infinito, per esempio quel giorno in cui stavo baciando la mia ragazza, ringraziando la dea per avermi donato questa gioia. Dopo poco apparve un gatto che ci passò davanti, ci guardammo stupite e sentimmo cadere qualcosa nell'acqua (eravamo vicino ad un ruscello). Tuttavia non c'era niente che potesse esservi scivolato! La cosa singolare è che Lavinia mi disse che il suo elemento era propriol'acqua, elemento che quindi la rappresentava. Vorrei riportare la frase che pronunciò la mia ragazza sugli dei, perché mi piacque molto. Lavinia disse:

 

"Loro sono qui con noi e questo è il modo con il quale ci dimostrano la loro presenza"

 

In molti altri sogni ho avuto la sua visita, tipo quando le chiesi del significato di Haagenti e la notte sognai una persona che parlava e mi diceva che "Haagenti" era una parola che significava "principio maschile e femminile" , il giorno dopo cercai ( e cerco ancora) su internet quanto rivelato, ma purtroppo non trovai niente che mi riportasse a quella parola, cercai nel sanscrito e indiano, passai addirittura all'arabo senza successo però. Imparai a mettere sopra il suo sigillo onirico, una collana con il gatto egiziano che comprai in suo onore, credevo che potesse potenziare il collegamento con Bastet e infatti fu così, ogni notte sento che mi protegge, se gli faccio una domanda prima di addormentarmi lei mi risponde. Quando le chiesi se era un suo segnale il gatto che passava quando mi baciai con Lavinia, sognai esattamente quella scena, stesso luogo, solo più oscuro e verso il viola/nero, illuminato da una luce di un lampione. E indovinate chi spunta dall'erba alta? Un gatto nero!

Quando mi svegliai sapevo che era la sua risposta, se il caso non esiste... allora era lei per forza! Non sono una stupida e mi rendo conto che per chi sente solo raccontare certi segni possano apparire mere casualità, ma quando li vivi è come se “sentissi” qualcosa sotto la pelle che non si può spiegare. In altrettante giornate ho avuto ed avvertito la sua presenza, quando sono triste ed esco a fare una passeggiata, dei gattini vengono verso di me e iniziano a giocare, mi fanno subito tornare il sorriso, in ogni istante la sento vicina è una sensazione stupenda. A volte le dedico canzoni, credo che le faccia piacere perchè improvvisamente mi vengono i brividi alla schiena e poi sale uno strano calore verso tutto il corpo. Ero molto diversa prima di intraprendere questo cammino, ero timida, vigliacca e la mia autostima era davvero sotto le scarpe, intraprendere questo percorso, lottare per questi ideali, per Satana e gli dei, mi ha cambiata moltissimo, mi sento più sicura, più forte, mi sento me stessa e non mi vergogno più di chi sono. Si dice che Haagenti sia un’ottima alchimista, può trasformare i metalli meno pregiati in oro, questa è un analogia che rappresenta la crescita dell'uomo che aspira ad essere divino, credo che io stia cambiando in meglio e credo che gli dei e Haagenti mi abbiano aiutato a cambiare, rendendomi consapevole.

 

 

Nicla Cucini

Anno MMXIV

 

 

 

 

 

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