666 IL NUMERO CHE RAPPRESENTA L'ESSENZA DELLA VITA

 



Ogni numero è una frequenza, un picco di oscillazione. Questo nelle antiche scuole misteriche di derivazione atlantidea, si conosce da millenni, ed è da sempre un concetto portante anche nella sacra disciplina della Numerologia. I numeri sono l'espressione ordinata dei principi energetici delle matrici basate sulle geometrie sacre e sui frattali che rappresentano il particolare piano olografico di ciascuna dimensione. Per questo l'apparente caos che viviamo ogni giorno a livello energetico, è mosso in realtà da un' imponente quanto simmetrica orchestrazione di toni e frequenze suono/colore.

 

 

Tutto a livello bio-molecolare, presenta una struttura matematicamente ordinata, anche il famoso marchio della bestia, quello che abbiamo conosciuto come il 666, sia nei testi biblici che nella tradizione massonico/misterica. E' doveroso sottolineare però, che il 666 non ha necessariamente attinenza con il diavolo, esso è un numero/frequenza che rappresenta una componente neutra su cui la nostra coscienza collettiva successivamente ha appiccicato un significato negativo, affiancandoci religiosamente il nome di Satana, (cioè la bestia plasmata dai nostri incubi peggiori attraverso sistemi di credenze a basso contenuto energetico, che hanno dato vita ad un cupo circuito mentale in cui vi è riversato tutto il peggio che l'umanità ha accumulato nel corso dei millenni). Il 666 invero, nella sua neutralità di tono, rappresenta un aspetto basilare della natura di questa matrice olografica. Come tutti sanno infatti, il nostro piano dimensionale è di natura carbonica, ossia è basato principalmente sull'elemento del carbonio. Ora, se prendessimo una tavola periodica, noteremmo che una atomo di carbonio presenta per l'esattezza 6 elettroni, 6 protoni e 6 neutroni; naturalmente, tutto ciò, non sarebbe affatto un caso. Il 666 è in effetti, la base elettromagnetica secondo la quale si aggrega la materia; questo codice è il La della vita su questo pianeta, è la sequenza chiave per la creazione ed è un indicatore numerico dell'ordine subatomico di cristallizzazione.

Detto questo, se consideriamo la natura olografica dell'universo, vediamo che questa frequenza (o serie di numeri che dir si voglia), appare ripetutamente nelle varie culture lungo la nostra linea temporale, proprio perché rappresenta la formula di disposizione geometrica della materia ed è un simbolo cruciale per chi si occupa di esoterismo. 
Un'altra particolarità che potrebbe far riflettere riguarda il carbonio ed il simbolismo spirituale. La correlazione tra i due è riscontrabile all'interno della prospettiva atomico-orbitale. Alcuni chimici, anni or sono, hanno scoperto che la nube elettronica di ogni elemento si dispone energeticamente in determinati settaggi geometrici, diversi a seconda dell'elemento. Il carbonio in particolare, presenta una nube in cui la sovrapposizione energetica degli atomi crea una struttura tetraedrica, in cui ogni lato indica la zona all'interno della quale gli elettroni passano più tempo ed il movimento di questi attorno al nucleo procede in senso spiraliforme. E' interessante notare come da diverse angolazioni il movimento a spirale ci permetta di cogliere simbologie a noi familiari. Se si guarda la nube attraverso una prospettiva 2-d, essa sembra assumere l'inconfondibile forma di una Svastica, così come da una prospettiva 3-d si scorge nettamente la forma di un'Aumkara, mentre da altre angolazioni è possibile riconoscere i simboli occidentali dell'Alpha e dell'Omega.

 

Non ci si dovrebbe stupire allora del fatto che questi glifi siano presenti tanto nella cultura occidentale che in quella orientale, essi stanno semplicemente a rappresentare la natura divinamente informatica nella quale siamo imbevuti e sono parte della nostra civiltà presente e passata, perché sia a livello inconscio (per i molti) che a livello conscio (per chi ne sapesse i significati), rappresentano la perfezione attraverso cui la luce si addensa e si cristallizza nel nostro livello di coscienza (e non solo).

 

 

 

LUIGI T.

 

 

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