IL SEGRETO DEI RITUALI SATANICI

 

 

 

Definizione dei Rituali/Magia secondo:L'Ordine dei Nove Angoli

I rituali cerimoniali sono condotti sostanzialmente per due motivi: per generare energia (e quindi dirigerla per raggiungere un obiettivo magico o desiderio) o a beneficio del partecipante o della congregazione. I benefici della congregazione essendo molti e vari, derivano da un rituale condotto con successo di Magia Nera: ci sono quelli per scopi carnali, materiali e spirituali. Per avere successo, un rituale cerimoniale deve essere sia drammatico che emotivo. Cioè, avere la giusta atmosfera che deve essere creata e mantenuta. Lo scopo è quello di coinvolgere le emozioni della congregazione, e tutti i molti elementi ritualizzati (ad esempio le vesti e le candele) che sono un mezzo per aiutare tutto questo. Tuttavia, il singolo elemento più importante è il potere della voce, sia parlata, cantata o vibrata. Quando si sta conducendo un rituale cerimoniale è necessario utilizzare i testi e i canti come mezzo per un graduale lavoro emotivo, ma con una controllata frenesia. E’ inutile dire solo le parole giuste in quanto devono essere parlate o cantate con un desiderio satanico e l'emozione una volta portata deve essere sostenuta fino a quando il rituale è finito. Questo non significa semplicemente agire: ma significa diventare effettivamente il ruolo che si assume, ovvero quello di un potente Mago/Strega. E questo sentimento deve essere comunicate al pubblico: con la voce, i gesti degli occhi e così via. La Magia Cerimoniale è sempre stata un'arte, e per padroneggiare quest’ arte si richiede molta pratica. Tuttavia, è la persona che svolge il ruolo che deve rimanere sempre in controllo delle emozioni.

Questo significa anche che ogni nostro rituale deve essere intrapreso senza timore o dubbio (nemmeno con una paura inconscia o con un dubbio) che è, nel vero spirito dell'orgoglio Satanico e nella maestria: con un tripudio nelle forze congiurate. Nella maggior parte dei rituali cerimoniali uno dei compiti della Congregazione è quello di abbandonarsi alle loro passioni e alla loro frenesia, ma voi come cerimoniale Maestro/a non potete fare questo in quanto è necessario controllare e dirigere tutte le energie che vengono portate avanti attraverso il rituale e la frenesia prodotta. Spetta a voi avviare l'emozione nel Tempio, e coltivare il suo sviluppo nella congregazione, di far loro raggiungere una frenesia e un clima adatto al rito. E poi l'energia deve essere controllata verso uno scopo magico specifico o dispersa da voi in una zona del Tempio circostante e lasciata dissipare, secondo la sua natura e per la gloria del Principe delle Tenebre. Per dirigere l'energia, è necessario prima di eseguire il rituale di scegliere un desiderio specifico o puntare (su un obbiettivo proprio o quello di uno dei membri). Questo obbiettivo (per esempio, potrebbe essere quello di danneggiare un individuo specifico) che deve essere sancito da una semplice frase e una semplice visualizzazione secondo i principi della magia ermetica. 

La visualizzazione dovrebbe essere di buon esito desiderato tuttavia, se ciò risultasse difficile, ci  si può sempre concentrare esclusivamente sulla frase. Questa frase, che dovrebbe essere succinta, dovrebbe quindi prima del rituale, essere scritta su un pezzo di pergamena che si potrebbe usare come una sorte di copione segreto. È quindi giusto bruciare questa pergamena al culmine del rituale: in un punto dove si sente che è adatto a farlo. Per fare questo, riempire la ciotola d'argento con lo spirito, posizionare la pergamena all'inizio del rituale, e utilizzare la luce delle candele per fare tutto questo. Mentre brucia, gridare / cantare / vibrare la vostra frase scelta, visualizzare il vostro desiderio in base alla visualizzazione scelta (se si desidera si può includere la parte della visualizzazione). Poi esultare nel trionfo del vostro desiderio. Seguite questo continuando il rituale fino alla fine della cerimonia. Per disperdere l'energia, basta solo immaginare (come, ad esempio dei filamenti) che circondano il tempio e gradualmente strisciare verso l'esterno. Si può anche (per esempio in un rituale di iniziazione) dirigere l'energia in un individuo che è presente (in quel rituale, utilizzando un sigillo e un canto). - Estratto del libro: The Black book of Satan (ONA)

 

Definizione di Magia secondo Anton LaVey:

La definizione di magia, come viene usata in questo libro, è: “Il cambiamento di situazioni o eventi tramite la propria volontà, che altrimenti sarebbero immutabili con l’uso dei metodi normalmente accettati”. Ciò lascia indubbiamente una vasta area per un’interpretazione personale. Qualcuno dirà che queste istruzioni e procedimenti altro non sono che psicologia applicata o fatti scientifici rinominati con il termine di “magia” - finché non arriverà al seguente passaggio del testo: “basata su una sconosciuta scoperta scientifica”. E’ per questa ragione che non è stato fatto nessun tentativo per limitare le spiegazioni esposte ad una nomenclatura dell’insieme. La magia non è mai stata spiegata completamente dalla Scienza, ma la Scienza è sempre stata, in un modo o in un altro, considerata magica. Non vi è alcuna differenza tra magia “Bianca” e “Nera”, eccetto che nella presuntuosa ipocrisia, il senso di colpa giustificante, e nell’autoinganno dello stesso mago “Bianco”. Nella classica tradizione religiosa, la magia “Bianca” viene eseguita per scopi altruistici, benevoli, e “buoni” propositi, mentre la magia “Nera” è usata per aumentate il potere personale e per intenti malvagi. Nessuno sulla terra ha mai perseguito studi occulti, metafisici, yoga, o qualsiasi altro concetto di “luce bianca”, se non per avere come obiettivo finale la gratificazione dell’ego e del potere personale. Proprio come accade tutti i giorni, quando alcune persone amano indossare camicie di lino, mentre altre preferiscono il velluto o la seta. Quello che è piacevole per uno, può essere orribile per un altro; la stessa cosa è applicabile al “bene” e al “male”. Ogni professante di arti magiche è convinto di fare la cosa “giusta”. La magia si divide in due categorie, Rituale o Cerimoniale, e non rituale o manipolativa. Il rituale magico consiste nell’esecuzione di una cerimonia formale, che ha luogo, in minima parte, dentro i confini di un’area adibita a tale scopo e in un periodo specifico. La funzione principale è quella di isolare l’adrenalina che viene dissipata e le altre energie emozionali indotte, per convertirle in una forza dinamica e trasmettibile. E’ puramente un atto emozionale, piuttosto che intellettuale. Qualsiasi genere di attività intellettuale deve avere luogo prima della cerimonia e non durante. Questo tipo di magia è a volte conosciuta anche come “ALTA MAGIA”. (Desiderio, Momento, Immaginazione, Direzione e Fattore di Bilanciamento sono gli ingredienti del rituale Satanico teorizzati da Lavey) - Estratto del libro: La Bibbia Satanica ( Anton  Szandor Lavey).

 

La Magia secondo il Satanismo Spirituale:

Qui intervengo personalmente appunto perché ho notato che non esiste una definizione di magia ben nota nel Satanismo Teista in quanto ognuno ha una versione diversa o magari personalizzato del concetto di Magia. Nell'ultimo periodo il Satanismo Spirituale ha avuto una forte crescita soprattutto nel Web attraverso tre siti principali che sono: Il Joy of Satan Ministries, il sito/blog di Diane Vera e il famoso progetto italiano di Unione Satanisti Italiani (USI). Poi ci sarebbero altre iniziative di minore importanza che copiano ed estrapolano concetti da questi tre per spiegarli a parer proprio e mettere in mostra il proprio concetto. In questo ramo, la magia viene identificata da molti, come un qualcosa si soprannaturale ovvero la capacità di modificare la realtà tramite forze occulte inspiegabili piegando questa natura al proprio volere e altri che pensano che la magia sia in questo ambito spirituale la capacità di dirigere l'energia secondo il proprio potere mentale e Aurico. Ho sentito molti che hanno detto che la Magia non è altro che l'aiuto dei Demoni o di Lucifero stesso che la fa funzionare in base allo scopo dell'Operatore. Insomma c'è un discorso molto vasto ed ognuno ha la sua variante dell’esperienza Magica. Però tutto sommato anche qui si parla di indirizzamento dell'energia stessa, quindi più potente è l'aura e i chakra attraverso la meditazione, e più il rituale magico sarà soggetto al suo funzionamento. Quindi andando ad analizzare la Magia secondo questa corrente per rendere di successo un rituale o renderlo più potente bisogna operare con diverse tecniche e procedure nei chakra e quindi un ampliamento Animico e con il conseguente aumento dell'attività psichica e vibrazionale dell'individuo e altre pratiche meditative in generale.

Ora che abbiamo visto una panoramica generale delle definizioni delle più importanti correnti, senza riportare anche altre correnti secondarie per non appesantire la lettura cerchiamo di comprendere e analizzare la magia secondo queste correnti appena prese in esame.

ORDINE NOVE ANGOLI: Il rituale viene espresso per generare energia, dirigere energia attraverso lo scopo, il successo è dato dal potenziamento e il coinvolgimento emozionale solitario o dato dalla congrega che deve essere mantenuta per tutta la durata del rito/cerimonia, le emozioni vengono coinvolte con i giusti attrezzi cerimoniali che sono: candele, voce, atmosfera, vesti ecc.., la dissipazione dell'energia avviene attraverso la visualizzazione o prodotta con altri metodi.

ANTON LAVEY: La magia è il cambiamento della realtà in conformità alla volontà, il rituale viene eseguito in un’area specifica nel periodo specifico o adatto, la funzione del rituale è quella di dissipare l'adrenalina e altre emozioni per convertirle in un'energia o diverse energie dinamiche e controllabili verso lo scopo, lo scopo intellettuale avviene prima dello svolgimento magico ritualistico, il desiderio è il primo ingrediente per il rituale satanico dato che senza la motivazione e tentazione emotiva non c'è lo scopo, il momento è il secondo ingrediente in quanto il momento per svolgere il rituale è importante in quanto è uno dei tanti fattori determinanti della magia, l'immaginazione è il terzo ingrediente in quanto essa produce le ispirazioni del mago creando il rituale più adatto a sé, la direzione è il quarto ingrediente in quando costituisce il dove deve colpire il rituale con la direzione energetica emozionale dopo il suo accumulo e infine abbiamo il fattore di bilanciamento che consiste nel conoscere la propria individualità e situazione per ottenere i risultati più certi e facili.

SATANISMO SPIRITUALE: I chakra, l'aura, l'aumento dell'attività psichica e meditativa amplificano lo stato vibrazionale del soggetto che andrà ad operare in Magia con il conseguente successo del rituale/cerimonia. I demoni inizialmente assistono l'operatore al funzionamento Magico. Dopo il Satanista Spirituale si rende sempre più autonomo e si concentra sulla propria evoluzione, concreta nonché tangibile. Lo scopo è di completare il lavoro di Satana ottenendo la propria Divinità interiore. L’uomo così diventa padrone di se stesso e del suo potere in azione.

 

Presi i concetti più importanti e basilari della magia all’interno di queste tre correnti, ora le analizzeremo in generale con una o più possibili teorie a riguardo della Magia e del suo significato nonché del suo possibile funzionamento.

In tutte e tre le correnti si parla di energia e di indirizzamento dell'energia nel rituale. Ma per energia che cosa si intende? Nel vocabolario troveremo la seguente spiegazione dell'energia che è la seguente: L'energia è la grandezza fisica che misura la capacità di un corpo o di un sistema di compiere lavoro, a prescindere dal fatto che tale lavoro sia o possa essere effettivamente svolto. Però ora poniamoci questa domanda: Cosa accade realmente durante un rituale? Ovvero che cosa viene coinvolto in un rituale? Dare una spiegazione a questa risposta non è molto facile in quanto prove scientifiche non sono mai state date e nemmeno analizzate durante uno svolgimento cerimoniale magico e quindi non avremmo prove a sufficienza se non quelle poche prove nel quale basta decifrare il messaggio per apprenderne il reale significato. Prima di tutto dobbiamo capire se le emozioni sono energia e questo appunto per capire se durante il rituale esse vengono espulse dal corpo come un'energia dinamica, costante e dirigibile o se esse coinvolgono al potenziamento del pensiero dirigendo quest'ultimo come un'energia. Allora le emozioni nel campo scientifico e psicologico e in tutte quelle scienze in cui si basano sulla razionalità delle cose spiegano che le emozioni sono quegli stati fisiologici e mentali associati a modificazioni psicofisiologiche determinati da stimoli interni, esterni , repressi o appresi. Ma nessuna di queste scienze ha mai indagato se le emozioni possono interagire a livello esteriore materiale, nel senso di una energia che influenza la materia esterna al di fuori del corpo umano. La fisica quantistica però lo ha fatto. La fisica quantistica negli ultimi ha rivelato che tutto è energia e vibrazione in costante movimento e quindi anche le stesse emozioni nel quale possono generare un'onda diffusa. Però questo non basta a spiegare il funzionamento esatto della magia in un rituale in quanto una semplice emozione non può influenzare la materia e quindi creare l'avvenimento desiderato. Dobbiamo indagare sul pensiero nel quale si genera il segreto della magia. La fisica quantistica lo definisce come delle vibrazioni nel corpo mentale dell’uomo, le quali irradiano “onde” nello spazio circostante e se il pensiero è sufficientemente forte e definito, si viene a creare una struttura energetica, chiamata “Forma-Pensiero”, che risulta tanto più potente e resistente, quanto più forte è stato il pensiero che l’ha generata. Ogni pensiero produce dunque delle onde che tendono a propagarsi nello spazio circostante.

Questo avviene perché nell’atmosfera vi è molta materia mentale, pronta a rispondere a simili impulsi. La materia mentale è molto varia: in generale, possiamo dire che i pensieri malvagi o egoistici sono espressi con la materia più grossolana, mentre i pensieri positivi ed altruistici, con quella più fine dei piani superiori. Le onde-pensiero sono simili alle onde create da una pietra che cade in uno stagno, con la differenza che esse non si propagano in un solo piano (come succede con la pietra), bensì in molte dimensioni. Le vibrazioni emesse da un pensiero, tendono a riprodursi ogni qualvolta ne hanno l’occasione, perciò quando urtano un altro corpo mentale, tendono a far nascere in esso delle vibrazioni analoghe. Pertanto la potenza del pensiero di più persone unite, è sempre molto più grande della somma dei loro pensieri separati; ed è per questo utile e benefico per qualsiasi comunità, che vi siano delle persone che si riuniscono per generare pensieri di alto livello. Le onde-pensiero nate da una motivazione personale e con molto contenuto emotivo, sono solitamente sommerse in una moltitudine di vibrazioni dello stesso tipo e livello, e sono quindi destinate a perdersi nella confusione. Un pensiero di carattere elevato, ha invece un campo di azione molto più vasto, poiché si propaga nella materia sottile del Mondo mentale, dove vi sono pochi pensieri e dove quindi si può espandere con maggiore facilità. Per tale motivo, ciascuno di noi dovrebbe sempre, il più possibile, sforzarsi di mantenere pensieri elevati, al fine di irradiare nell’ambiente circostante amore, calma, pace, serenità etc.

 

"Era impossibile riassumere i nostri studi, perchè avevano tenutissimi legami con il mondo come lo concepiscono i vivi: ci occupavamo di un universo più vasto e spaventoso, un universo di sostanza impalpabile ed elusiva che tuttavia ha radici più profonde del tempo, dello spazio e della materia e di cui sospettiamo l'esistenza solo in certi momenti del sonno" - H. P. Lovecraft.

 

Purtroppo, solo poche persone sono consapevoli del bene che potrebbero fare, servendosi della potenza del proprio pensiero. Dobbiamo ricordarci sempre, che i pensieri possono essere mutati e che siamo noi stessi a sceglierli. Seppure in modo inconscio l’uomo è un creatore continuo, infatti quando pensa, parla, desidera, soffre, gioisce, etc., crea delle strutture energetiche nei mondi sottili (astrale e mentale), che saranno tanto più potenti e resistenti, quanto più forti sono stati i pensieri, i sentimenti, i desideri, e le emozioni che le hanno generate. Ogni pensiero, se abbastanza definito, crea delle forti vibrazioni nel corpo mentale, facendone espellere una piccola parte che si riveste con l’essenza elementale corrispondente. In questo modo viene a crearsi una struttura energetica “vitalizzata” che prende il nome di “forma-pensiero”. Quando il pensiero è permeato di desiderio, o si occupa di attività passionali o emotive, la forma-pensiero si riveste anche di essenza elementale del mondo astrale. Una forma-pensiero si può paragonare ad un “accumulatore di energia” pronto a scaricarsi, o a caricarsi ancor di più, se trova delle vibrazioni simili a quelle che l’hanno generata. Talvolta la forma-pensiero viene anche chiamata “elementale” o “elementale artificiale” e può mostrare molte e svariate forme e colori, dovuti all’essenza elementale di cui è costituito. Se la forma-pensiero è egoistica o egocentrica (come lo sono la maggior parte dei pensieri dell’uomo), vagherà costantemente intorno al suo creatore, sempre pronta ad agire su di lui, ogni qualvolta egli si trovi in condizione di passività. Prendiamo, per esempio, il caso di un uomo che si abbandona sovente a pensieri impuri. Egli potrà dimenticarli fintanto che la sua attenzione sarà occupata in qualche attività, ma appena l’attenzione calerà e la mente non sarà più concentrata, le forme-pensiero di impurità (che gli aleggiano intorno) lo assaliranno, inducendolo nuovamente in tentazione.

Ogni individuo si muove nello spazio, racchiuso in una specie di gabbia, costituita dalle forme-pensiero frutto delle sue abituali attività mentali; questa “gabbia” costituita da idee cristallizzate, pregiudizi e preconcetti, gli impedisce di vedere le cose nella giusta luce, portandolo ad interpretare ciò che vede e sente, in modo del tutto personale. Pertanto un individuo non potrà vedere mai nulla con precisione, almeno finché non avrà raggiunto il completo dominio dei propri sentimenti e dei propri pensieri. Se il pensiero di un individuo o i suoi sentimenti, sono rivolti verso una certa persona, la forma-pensiero derivante si dirigerà verso di lei, e trovando nel suo corpo astrale e mentale una materia adatta, si scaricherà creando un effetto correlato al tipo di pensiero originario. Se invece l’aura del destinatario non contiene una materia adatta (e analoga) a rispondere, la forma pensiero non produrrà alcun effetto. Da questo fenomeno proviene il detto “un cuore e una mente puri, sono la miglior protezione”. Questa purezza, infatti, costruisce un corpo astrale e mentale di materia assai sottile, incapace di rispondere alle vibrazioni grossolane derivanti da pensieri bassi e grezzi. Una “Eggregore”, è un’entità collettiva creata dal pensiero di tutti gli individui appartenenti ad un certo raggruppamento, ad un popolo, ad una religione, etc. I pensieri e i desideri di tutte queste persone (che si indirizzano tutti nelle medesime direzioni), formano una Eggregore impregnata, nutrita e modellata da quella collettività. Tutte le religioni, i movimenti spirituali, i partiti politici etc. ne hanno una o più di una. A volte, nei piani sottili, le Eggregore si scontrano addirittura fra di loro. Ogni Eggregore “aiuta” la comunità che l’ha formata: essa costituisce infatti uno straordinario serbatoio di energie. L’essenziale quindi consiste nel comprendere come si può formare una Eggregore potente, che lavori positivamente nel mondo, che aiuti ed illumini le creature. L’energia mentale/emozionale, creata da un gruppo, deve la sua forza al fatto che gli aderenti a quell’ideologia mantengono vivi tali pensieri, ideali e sentimenti nella propria mente. Se tutti costoro cessassero di colpo di pensare in quel modo, la forza dell’Egregore verrebbe a mancare e cesserebbe di esistere. L’intensità delle forme-pensiero corrisponde alla forza dei desideri che le ha generate. Dopo aver raggiunto il loro obbiettivo e servito al loro scopo, esse ritornano da chi le ha create, nell’attesa di essere riattivate di nuovo, con ulteriore forza. Tale processo si può ripetere molte volte, creando all’interno della nostra personalità, un ambiente terribilmente oscuro (quando gli elementali o forme-pensiero sono di basso livello), oppure una forte atmosfera di amore (se si tratta di pensieri e desideri di buona qualità, elevati). Nello stesso modo con cui possiamo avvelenare il corpo fisico se consumiamo del cibo avariato, o invece purificarlo se ce ne prendiamo buona cura, così è possibile avvelenare o purificare le nostre personalità. E questo è il modo con cui il carattere dell’uomo evolve.

Quello descritto sopra è una possibile teoria della fisica quantistica che se presa e concettualizzata a livello ritualistico possiamo definirlo un passo avanti sulla spiegazione scientifica e quantica del funzionamento del rituale magico e dando questa spiegazione a riguardo: La Magia è la capacità di caricare e indirizzare energia verso un determinato scopo. In parte abbiamo spiegato il funzionamento del pensiero e di come potrebbe agire a livello cerimoniale- magico. Quindi durante la fase del rituale, le candele, il vestiario, i simboli, incensi, la spada o altri oggetti di ritualistica andrebbero ad influenzare ed amplificare le emozioni e di conseguenza il pensiero dirigendolo come un'energia fluida e dinamica. Ecco perché in quasi tutte le teorie recenti della Magia si dice che non è il rituale stesso magico ma è l'operatore che lo rende magico per poi dirigere il pensiero verso l'obbiettivo desiderato.

Un'altra tematica molto interessante è quella dell'Aura e del campo energetico umano. La fisica quantistica a riguardo risponde sempre in maniera positiva dicendo che la sua esistenza è certa. Allora cerchiamo di comprendere meglio che cosa è e che ruolo svolge in noi. L'aura è il campo energetico prodotto dai relativi 7 Chakra principali il quale hanno lo scopo di acquisire energia dall'esterno e del cibo per metabolizzarla e espellerla fuori come strato aurico o alone luminoso energetico con il corrispettivo chakra ed essa si presenta in tutti gli esseri viventi e non viventi. Una spiegazione possibile è che questo campo aurico durante il rituale venga amplificato per poi tramite il pensiero o la mente verso il determinato obbiettivo. Se tutto è energia e le emozioni sono energia e anche il solo parlare è energia vuol dire che tutto questo può essere amplificato e direzionato a proprio piacimento ma solo portandolo ad un livello vibrazionale alto in modo da creare il cambiamento. Questa è una mia visione di come potrebbe funzionare la magia senza connotazioni soprannaturali o superstiziose dando un significato razionale e quantistico della magia in generale come hanno fatto le tre correnti Sataniche principali senza andare oltre e magari fino al superstizioso credendo che ci sia Dio all'opera della magia. A volte non è facile comprendere la logica dei nostri padri ma pertanto noi dobbiamo portare avanti il loro pensiero.

 

 

Arfon Pendragon

 

 

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