LA PARODIA DEGLI IDOLATRI

 

 

Lungi da me deprezzare la figura di un personaggio che ha nel suo piccolo generato sicuramente della valida ispirazione, da cui anche un Satanista Spirituale come me ha - in parte - attinto. Il seguente articolo vuole soltanto dare un segnale di risposta e non di mero attacco, ad un aspetto che secondo me andava ridimensionato. Mi riferisco ad una piaga dai toni degenerati frutto di un'alterata interpretazione che può crearsi tranquillamente se non si è in grado di filtrare con la dovuta accortezza quello che si assorbe del pensiero Laveyano.

Normalmente, dopo la morte di chi ha formulato una qualsiasi filosofia di vita, i suoi successori ereditano e mantengono quello che ha prodotto l’autore, conservando il suo messaggio nel modo più inalterato possibile. Se ne prende quindi libera ispirazione per il proprio percorso, ma non si trasforma mai quella fonte in una tomba della propria personalità. Nel caso di Anton Szandor LaVey fondatore della Chiesa di Satana, le cose hanno preso una piega leggermente differente.  Infatti, l’essersi riconosciuti nelle parole dello stesso LaVey ha creato dei veri e propri mostri in nome del suo ricordo, trasformando l’intento di un uomo di carattere, in una filosofia per copie senza carattere. E’ avvenuto un riempimento culturale, che ha dato il lusso a determinati individui, di trovare la loro casa ideale. Fatta più di un atteggiamento costruito che di una sostanza innalzata sull’essenza. Vedrete un’accozzaglia di insicuri, fare i gradassi verso ogni cosa che non rispecchi il loro metro di misura del mondo intero. Loro in realtà, sono le vere ed uniche vittime di una filosofia che se assorbita senza i dovuti filtri, incoraggia alla devoluzione e alla graduale diffidenza verso determinate sfere conoscitive, ridicolizzate sol perché non riscontrate direttamente. Con La filosofia laVeyana perisce lo spirito dell’innalzamento esistenziale e trionfa l'appagamento dell’uomo/animale.

Come si fa a credere che il Satanismo sia solo quello che ha rappresentato un singolo uomo come LaVey? Come si può, sulla scia di un qualsiasi trasporto o coinvolgimento personale, arrivare a non distinguere più dell’apprezzamento intellettuale senza vincoli, dall’attaccamento dipendente per un idolo? Fortunatamente, le caratteristiche e le differenze che appartengono a certi atteggiamenti non cambiano mai e vengono anche chiamati tipici, se riconosciuti con più facilità. Chi crea un rapporto di rispetto alterato verso un personaggio, normalmente assimila ogni sua sfumatura e si veste interiormente ed esteriormente della sua personalità. Parla come lui, scrive come lui e cerca di pensare come lui. Non si è più dei semplici rappresentanti di quel pensiero ma si diventa degli emulatori inconsapevoli. Ognuno di noi potrà crearsi innumerevoli giustificazioni, pur di non ammettere l’evidenza di un atteggiamento tipicamente riconoscibile come la “dipendenza da idolo”, ma la natura di un comportamento, parlerà sempre prima e meglio della loro ipocrisia.

Il Satanismo come fenomeno ha una storia Tradizionale, una Occulta e ancora un’altra Spirituale. C’è un mondo concettualistico e ritualistico che ha già capito (da sempre), quanto certi elementi che formano il concetto di Satanismo di oggi, si possono coerentemente ereditare mantenendo lo stesso nome, anche prima del tentativo “moderno” di Anton LaVey. La formulazione LaVeyana è solo quella più in sintonia alla nostra generazione. Si posiziona utilizzando determinati fattori di trasgressione intellettuale, ma non si addentra in tutto lo spettro delle possibilità umane. Sceglie su quali istinti umani schiacciare l’occhiolino e li enfatizza sapientemente. Fin qui, nulla da dire o meglio; ognuno è libero di riconoscersi come meglio crede dentro una filosofia (essenziale) come quella di LaVey. Ogni cosa serve e nulla è mai totalmente insignificante. Il problema si pone solo quando sulla scia di quella dipendenza da idolo di cui ho accennato sopra, si sfornano a volte determinati atteggiamenti, degni solo della miglior Parodia degli IdolatriDedicato a tutti quegli individui che si identificano come Satanisti Razionalisti, ma anche agli altri satanisti in cammino, a voi la responsabilità della vera comprensione targata Satanismo nella sua più AMPIA connotazione del termine. Direttamente dalle parole di una lettera scritta dal Magister Michael Rose, (Chiesa di Satana)… proviamo dunque a rispondere tramite una graziosa parafrasi adeguata al caso. Lui scrive a chi gli rivolge l’accusa di adorazione, a chi non  è come loro o non ha capito come loro. A tutti i veri non LaVeyani. Noi risponderemo forse da NON - LaVeyani ma sicuramente da Satanisti.

A seguire la Lettera del LaVeyano ... e la risposta del Satanista ...

 

 

Michael Rose ci scrive: “Un’altra accusa comune mossa ai membri della Chiesa di Satana è quella di venerare il Dr. LaVey. Questi cretini non sono in grado di distinguere il culto dal rispetto” …

Ed io rispondo che; In compenso, sappiamo riconoscere benissimo chi confonde il “rispetto” nei confronti di LaVey, per della venerazione inconsapevole. Nel significato etimologico di Culto rientra il concetto di rispetto e a sua volta il rispetto è implicito nel significato originario di Culto. I due termini si compenetrano quel tanto che basta per non ammettere altre distinzioni secondarie, guidate da un’ errata connotazione negativa personale e quindi già per questo non assolutamente attendibile. Nel dettaglio, nella dicitura etimologica si parla di “culto” come del rispetto per chi si ritiene degno. Inoltre; l’atteggiamento legato alla venerazione per qualcuno, da quello che riguarda del semplice rispetto, sono differenti e non a caso, perfettamente riconoscibili. A questo punto, non resta altro da fare per chi insulta che darsi del cretino da solo … ma sempre in modo inconsapevole.

 

 

“In genere sono in possesso di un ego così debole da essere incapaci di mostrare rispetto per qualcuno” ...

Un qualsiasi Ego prima di dare per scontato la propria presunta “forza”, dovrebbe come minimo garantire la propria obbiettività intellettuale, riuscendo a rispettare una persona come LaVey pur riconoscendone i possibili limiti. Ovvero, andando oltre un limite duale, che ti porta erroneamente a pensare che due opinioni differenti non possono convivere mai in un unico giudizio critico finale, diretto alla stessa persona. Questi pseudo razionalisti hanno trasformato il proprio ego in un caricatura bisognosa di inferiori. Ogni buon NON LaVeyano stima l’intento LaVeyano pur riconoscendone i limiti. Questo è l’unico modo per conservare degnamente le qualità del fondatore del Satanismo moderno. L’ estremizzazione di un messaggio e la conseguente assolutizzazione appartiene esclusivamente allo spirito indottrinato e non ad un vero Satanista.

 

“Si può cogliere in loro l’idea di adorare qualche esaltato “altro”, ma il mostrare rispetto nei confronti di un’altra persona è estraneo al loro modus operandi” ...

Come ho già specificato; “Culto” e “rispetto” non sono antitetici per convenienza ma sinonimi complementari per origine. Si possono usare in modo apparentemente opposto solo se si decide di basarsi su una connotazione negativa del termine. Ma questo Razionalista che scrive, confonde quello che in realtà è e fa una setta religiosa per quella di culto, generalizzando a suo piacimento, in modo errato. Il modus operandi di ogni buon NON LaVeyano, può contenere il rispetto nella sua forma più elastica possibile. Nessuna rigidità permalosa, prevenuta e risentita.

 


“Si sentono sminuiti da un tale senso del rispetto” ...

Effettivamente non avvertiamo con LaVey un coinvolgimento così forte da vedere la stima di altri verso di lui come addirittura una sottovalutazione personale. Per far si che ciò avvenga dovremmo prima permettere alla nostra volontà di far diventare la stima per un personaggio un vincolo esistenziale. Ma fortunatamente, non avere idoli terreni ti rende immune da molte cose.

 


“Il loro metodo d’attacco rivela la loro natura servile” ...

Il servilismo normalmente è un atto generato più dall’indole che dal successivo metodo. Sei servile per un collegamento interiore del sentimento che si manifesta tramite l’indole. Invece, si può parlare di metodo puramente ragionato, quando per esempio; personalizzi il significato di un termine opponendone un altro (culto-rispetto) che deve agire da opposto. Trarre un vantaggio apparente centra il bersaglio ma solo dentro chi ha una comprensione limitata al tuo scopo. Per quelli che invece capiscono veramente ciò che leggono, la natura del tuo metodo si rivela quasi subito annullando l’effetto che speravi.


“Essi ritengono che criticando Dr. LaVey possano sminuire, o indurci a rifiutare, la Chiesa di Satana” ...

Questo ragionamento rivela tutta la dogmatizzazione effettuata al pensiero LaVeyano da questi seguaci. La loro affezione intellettuale si trasforma quasi in un atto di principio semi dichiarato, se qualcuno si permette di dimostrarsi meno LaVeyanizzati di loro. Sembrano dei bambini che scalciano perché qualcuno li vuole togliere per forza dalle comode braccia di papà. Senza, pensano di non potersi più rifugiare tra le mura di quell’ intellettualità dai toni trasgressivi. Questi “razionalisti” sono sicuramente intrappolati nella loro stessa affezione, ma non rappresentano il miglior prodotto possibile di un modello razional/satanista. Sono troppo dipendenti da una filosofia assemblata apposta per non innalzare veramente  l’uomo e le sue ispirazioni più profonde ma per spingerlo giù a forza tra del senso di superiorità mal gestito e degli istinti umani ridotti all’osso. Questo uomo/animale andrebbe aiutato a ritrovare tutte le possibilità metafisiche, fino ad ora furbamente celate dal messaggio del fondatore della Chiesa di Satana.

 


“Essi non attaccano la filosofia; attaccano il filosofo” ...

Questo presunto attacco da noi effettuato, sembra quasi segnalato da un complessato con forti manie di persecuzioni. Una patologia molto comune a certi individui davvero poco individualistici per riuscire ad andare oltre il personaggio LaVey. Il filosofo lo apprezziamo anche noi NON LaVeyani, pur mettendo liberamente in discussione la sua filosofia. La nostra condizione che ci permette questo (e molto altro), alcuni la chiamerebbero personalità.


“Questo rende palese che sono loro ad avere il culto della personalità” ...

Zappa sui piedi finale, del “Magister” Michael Rose così per non deluderci del tutto. Se c’è stato uno a vivere di rendita tramite il SUO culto della personalità costruito a DOC è stato proprio il dott. LaVey. Da quando in qua un “razionalista” dovrebbe arrivare a dare una connotazione negativa al culto della propria personalità? Quando lo stesso fenomeno è forse la più alta manifestazione del proprio Ego manifesto? ogni egotista di questa terra che dichiara di essere il dio di se stesso o che si sente il centro di tutto, si muove sempre attraverso il culto della propria personalità per esprimersi e definirsi nel mondo esterno. E’ inevitabile, soprattutto se segui il satanismo basato sul presupposto della razionalità più nichilista. A questo punto, non ci resta che immaginarci degli eredi LaVeyani con un po’ più di coerenza intellettuale, da qualche altra parte prendere magari le distanze da questa lettera. Magari più aperti verso chi si permette di accusare il loro idolo di un’insinuazione per loro talmente insopportabile da non rileggere mai abbastanza ciò che scrivono. Lasciamoli dunque tranquilli tra le confortevoli mura di quella ratio artificiale che tanto gli serve. Non riuscirei ad immaginarmeli diversamente da così, tremendamente risentiti, sempre ad un passo dalla ricerca di un consenso che non arriverà mai da un mentore ormai morto.

 

Se molti individui cominciassero a non prendere per oro colato tutto quello che gli viene propinato da oltre oceano, si troverebbero già da soli con gli strumenti necessari per svelare ogni limite di un certo pensiero spacciato per inattaccabile, sol perchè ci si presenta con l'apparente etichetta del "satanismo"che proviene da fuori. Gli intrusi nella filosofia di Satana più pura sono molteplici e spacciarsi per attendibili per loro diventa un attimo se noi glielo permettiamo ogni volta. La traduzione satanica derivante dagli States va filtrata, separata e selezionata con molta cura. Perchè una cosa rimane l'intepretazione folcloristica ed un'altra l'essenza del vero Satanismo. In tutto questo meccanismo fraintendibile la tradizione del Satanismo Spirituale si limita ad osservare la maggior parte delle volte ed a chiarire solo ogni tanto, come questo scritto per una volta testimonia. Lunga vita ad Anton Szandor LaVey fondatore della Chiesa di Satana, prezioso valorizzatore del concetto di personalità in ambito satanico/generalista. Al bando ogni piccolo stupido emulatore, che usa invece un’assimilazione alterata del pensiero LaVeyano per colmare la mancanza del proprio valore. Questi parolieri rischiano solo di trasformare l’intento LaVeyano in beneficenza per poveri stolti. Troppa gente pronta a seguire, ma pochi nati per condurre.

 

 

Mandy Lord

Anno MMXIV

 

 

 

 

 

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