REALTA' NOTE
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Nel seguente lavoro dedicato alle realtà nel nome del Satanismo troverete una panoramica ufficiale di alcune tra quelle più notoriamente famose ma non una lista completa di tutte quelle realmente esistenti. Anche perché se si parla di realtà anche solo da un punto di vista di iniziativa che porta l’etichetta satanismo bisognerebbe prima specificare che ne esistono di autentiche, di parzialmente autentiche, di fittizie e di totalmente apparenti. Alcune tra di esse è come se seguissero una gerarchia naturale che le posiziona a metà tra un livello più misterico ed uno più mondano. Normalmente nel nome del Satanismo quelle più autentiche per tradizione millenaria e sostanza immutata sono anche quelle che sono riuscite a mantenersi un po’ meno alterate dalle dinamiche della modernità, stando bene attente a non trasmettere mai più di quello che serviva ai predestinati lettori. Quelle realtà invece derivanti dalle Società Segrete più materialmente influenti, saranno anche quelle che avranno una maggiore sponsorizzazione. Usano soprattutto il denaro per comprarsi la propria credibilità e si costruiscono il loro status non per liberare gli altri attraverso la conoscenza che custodiscono ma per usarla più come strumento di controllo sul prossimo. Meglio dunque fare alcune precisazioni che ci daranno quanto meno la possibilità di inquadrare questo argomento nella sua più giusta direzione generale.
Le iniziative nel nome del Satanismo saranno migliaia sparse per il mondo. Ognuna con il suo nome di riconoscimento, i suoi simboli e i suoi princìpi guida. Ma alla fine dei giochi tutto girerà intorno a quanto la loro traduzione concettuale avrà generato in termini di effetto e risultato. Uno dei primi esempi di “notorietà satanica” che la storia ci consegna ci narra di un gruppo di dissoluti nobiluomini inglesi inclini alla baldoria e al kitsch macabro (Hell Fire Club 1719). Mentre se si parla di una delle prime concezioni sataniche all’interno di un’indefinita congrega, si deve andare un po’ più indietro nel tempo e precisamente nel periodo che segue la peste nera del 1345-50, quando scomparve quasi un terzo della popolazione europea, allora si diffusero a macchia d’olio delle voci tra i sopravvissuti che individuavano in un culto segreto di eretici adoratori di Satana la causa di ogni male. Nasce da questo momento storico la tendenza ad associare il termine “satanico” in riferimento ad un gruppo che porta a qualcosa di negativo, decadente e trasgressivo. Questa idea generalista venne strumentalizzata quasi totalmente dai mezzi di comunicazione, e indirettamente da alcune logge che si trovavano dietro a questi stessi primi fenomeni. In questo modo chi veramente teneva in piedi un’iniziativa autentica si dimostrava più prudente, rimaneva giustamente nell’ombra pur di conservare la propria tradizione, dando così tutto lo spazio necessario a chi invece aveva la tendenza opposta a mostrare sfacciatamente un esempio satanico non solo volgare ma anche in linea con la versione cristiana. Con questo non voglio dire che anche oggi tutte quelle iniziative che possiamo considerare note siano anche completamente corrotte, esistono fortunatamente dei casi rari di autenticità anche nota, ma sicuramente la maggior parte di quelle che hanno seguito una certa piaga non sono solo quello che mostrano, e negli anni il divario tra gruppi segreti (puri) e gruppi mondani (misti) si è sempre più accentuato. L’alterazione della forma è inevitabile in una società dove la versione del diavolo viene ancora supportata a livello inconscio da una programmazione millenaria. Qualcuno in un determinato momento storico propizio alla mistificazione ha sicuramente avuto l’opportunità di prelevare il concetto generalista di congrega satanica e lo ha quasi definitivamente condannato all’immagine imbastardita che ben conosciamo oggi. Nello scorrere delle epoche la traduzione dell’esperienza satanica sembra ormai offrire una panoramica abbastanza diversificata, si potrà identificare con un po’ più di attenzione il gruppo che offrirà un’impostazione più tradizionale, mettendo l’accento sulla praticità del rito. Un'altra scuola andrà verso una concezione satanica più illuminista cavalcando la scia lasciata dal Razionalismo, fatta di una filosofia individuale e di un marcato riscatto intellettuale. Ed infine il terzo gruppo che si occuperà di mostrare un Satanismo dalle tinte Spirituali, nozioni tradizionali orientali, potenziamento e trasformazione del Sé più profondo, con un forte richiamo alle origini più autentiche. Tre approcci differenti che a loro volta hanno preso in precedenza da altre fonti di riferimento. Può capitare che si fondino apparentemente le categorie o che la rielaborazione faccia nascere nuove sotto categorie ma in realtà nel momento giusto, si ritorna sempre a queste tre appena sopra citate per mantenere un certo equilibrio di base.
Pur constatando che non tutte le realtà sataniche derivano veramente da Satana, si può comunque ammettere che ogni realtà divenuta poi anche popolare ha sempre un qualcosa che richiama ad un contenuto di valore, poco o tanto, statene certi che ci sarà. Basta saperlo individuare e saper scartare di conseguenza il resto che gli fa solo da cornice. Non potrebbe essere altrimenti, ricordiamoci sempre che deve esserci del giusto e del valido in una qualsiasi iniziativa satanista. Serve una filosofia di base chiara e possibilmente con un impatto soggettivamente/oggettivamente riscontrabile, serve un logo caratteristico e degli obiettivi ben descritti. Serve ogni cosa che può aiutare a rimanere impressi il più a lungo possibile dentro l’attenzione del ricevente. Metodi di comunicazione fissi che utilizzano tutti, indipendentemente dalle loro vere intenzioni oltre l’apparenza di rappresentanza. Diventa secondario il motivo che li spingerà ad utilizzare il nome Satanismo, ognuno avrà sicuramente i suoi obiettivi. Obiettivi che saranno sempre il riflesso della natura che li caratterizza. Dunque o veramente alti e nobili o totalmente bassi e ignobili.
Non dimentichiamoci che il Satanismo di oggi si sta riscoprendo sempre di più soprattutto grazie ad internet, che facilita l’orientamento di nuovi sostenitori che si rispecchiano nei più disparati movimenti. Il contenuto di un’organizzazione viene così maggiormente divulgato e la possibilità di nuovi simpatizzanti aumenta. Si potrebbe dire, che rispetto alla radice più sotterranea quello che affiora pubblicamente sia solo una versione riadattata e parziale di una dimensione ben più complessa. Spesso si fanno delle scelte e ogni gruppo sa esattamente dove vuole arrivare usando il biglietto da visita targato Satanismo. L’unico errore che non bisogna commettere da ricercatore, sta nel pensare che la popolarità di una determinata associazione vada di pari passo con la loro attendibilità. Il valore e la credibilità di un messaggio veramente satanico vi verrà dimostrata solo con il tempo e con dosi sempre uguali di pura coerenza. La loro intensità e le loro radici inalterate vi toglieranno ogni possibile e ragionevole dubbio. Solo coloro che incarneranno queste poche ma rare caratteristiche, potranno essere considerate come le uniche realtà di Satana. Perchè derivanti sinceramente solo da lui e non da una delle sue innumerevoli rappresentazioni alternative. Ormai esiste una realtà satanica per ogni natura, ma solo chi possiederà un'anima uguale a quella di Satana, potrà rappresentare di diritto il VERO Satanismo in terra. Tutti gli altri tentativi umani rimarranno circoscritti alla loro parziale dimensione di intrattenimento popolare. Tutto va filtrato attraverso la propria accortezza sensibile, a quel punto le differenze diventeranno le nostre più importanti risposte per far crescere l’esperienza comunitaria. Identificatevi in una qualsiasi realtà solo dopo aver capito chi siete.
Il Temple of Set nasce come un ordine Occultista fondato a San Francisco da Michael Aquino nel 1975. Il motivo principale che spinge concretamente alla creazione di tale progetto si fa risalire a forti disaccordi nati tra lo stesso Aquino e Anton LaVey (fondatore della Chiesa di Satana). Riguardo la propensione di LeVey a mettere in primo piano il lato spettacolare rispetto alla cerimonialità vera e propria. Si decide quindi di creare una diversa organizzazione distaccata, impostata su modi e su parametri differenti, per provare a mostrare del Satanismo stesso un lato più sobrio ma anche più aristocratico. La percezione e l’eredità del Satanismo negli ambienti statunitensi più esposti, si scinde quindi in due modi differenti di impostare l’approccio verso una divulgazione diversificata. Prende vita in questo preciso momento la filosofia Setiana e l’iniziato Setiano.
Michael Aquino nasce come un Tenente Colonnello dei Servizi Segreti Americani (CIA). Di origini italiane assume successivamente addirittura la carica di Generale ed ancora oggi è un responsabile dei vertici più importanti dell’NSA (National Security Agency). Inoltre il dott. Aquino viene tutt’ora riconosciuto come un esperto del progetto Monark dell’MK Ultra ( Mind Control Ultra). Altri aspetti generali della sua vita non sono noti, si sa soltanto che incentra la sua vita sulla ricerca esoterica, allacciando negli anni rapporti con i più importanti personaggi di spicco delle principali Società segrete Americane. Analizza a fondo anche lui come l’amico LaVey l’eredità magica lasciata da Crowley e poi filtrata all’interno dell’Ordo Templi Orientis ma anche della Società Thule prenderà molto nel corso delle sue formulazioni oscure. Ama immergersi nelle evocazioni più pericolose e visitare i luoghi della terra energeticamente più significativi. Nel 1984 Aquino e altri ufficiali dei Servizi Segreti si recarono in pellegrinaggio al Castello di Wewelsburg in Germania per effettuare un rituale nella famosa sala dei gerarchi delle SS. Sul resto, la sua vita privata è perfettamente tutelata dai poteri che da sempre gestisce e trasferisce inevitabilmente questo elemento misterioso anche dentro la sua stessa Organizzazione Occulta.
Secondo la filosofia Setiana, attraverso il lavoro con la magia si evolve verso il vero Sé, la volontà del mago deve prevalere nell'universo soggettivo come le volontà unita a quella di altri faranno lo stesso con il mondo oggettivo. Una volta che tale forza di volontà individuale è ottenuta, può essere estesa in ambienti oggettivi puri. Ma fino a quando un individuo si lascia governare da emozioni di origine animale come la vergogna, la paura, o il desiderio di accettazione sociale, non può diventare un Adepto della Magia Nera. I seguaci del Sentiero della mano Sinistra praticano quello che il Tempio riconosce sotto il nome di Black Magic. La Magia Nera si concentra su obiettivi auto-determinanti. La sua formula mentale fissa è " sia fatta la MIA volontà", in contrapposizione alla Magia Bianca del Sentiero della mano Destra, la cui formula è invece "sia fatta la sua volontà". La vera Magia Nera viene normalmente evitata e temuta perché per esercitarla serve assumersi la piena responsabilità delle proprie azioni, l'evoluzione è efficacia. Il momento magico permette di influenzare o modificare gli eventi in un modo né compreso né previsto dalla società, è necessario sviluppare un apprezzamento del suono e sofisticato come la propria l'etica che disciplina le proprie motivazioni, le decisioni e le azioni prima di metterle in pratica. Per usare la magia per impulsivi desideri, banali o egoistici colui non è Setiano. Deve diventare una seconda natura per voi, pre - valutare le conseguenze di ciò che si desidera fare, quindi scegliere il corso della saggezza, la giustizia, e il miglioramento creativo. Il Tempio di Set utilizza un ampio spettro culturale e concettuale di strumenti magici, ben oltre "l’egiziano", ed è sempre alla ricerca di nuovi approcci e tecniche. La Magia secondo loro può essere sia operativa per curare la malattia di un caro, per trovare un lavoro migliore, rafforzare la memoria, ecc. scopi iniziatici vari ed eventuali. i loro lavori magici cercano di attivare e mettere in atto il processo di vita iniziatico. Essi lo paragonano ai "riti di passaggio" di molte culture primitive e religioni tradizionali, ma si distinguono da questi in quanto rappresentano singolarmente e in modo artigianale, piuttosto che attraverso un cambiamento socialmente prescritto. Lavorazioni iniziatiche rappresentano quindi la realizzazione di auto-deificazione, mentre "riti di passaggio" sociali servono a reintegrare un individuo nella società. Un "rito di passaggio" indica il passaggio all'età adulta, stabilisce che l'individuo in questione è ora in possesso di una certa dignità e responsabilità. Un lavoro iniziatico risveglia una persona a certi poteri individuali e di responsabilità, che può o non può essere utilizzato in un contesto sociale. La Black Magic è il mezzo con cui gli Iniziati fanno esperienza attraverso il Sentiero della mano Sinistra, e aspirano al benessere degli Dei, invece di limitarsi nel pregare su delle immagini sacre immaginarie.
La Parola dell’era di Satana era Indulgenza, un orientamento del Sé sulle cose più alte della vita e del benessere. La Parola primaria dell’Eone di Set è Xeper, ovvero nascere come un Mago vigile, orientato, ed equilibrato in grado di creare il cambiamento in accordo con la Volontà.
Secondo le parole di un’alta sacerdotessa di Set, il Tempio è un’organizzazione con un solo scopo; Fornire un ambiente in cui ogni individuo scopre come perseguire e realizzare il proprio unico scopo e destino. La loro filosofia sostiene che l’eccellenza e la finalità creativa sono radicate nella consapevolezza del Sè, nella conoscenza del Sè e nella propria auto-realizzazione. Chiamano l’esperienza della volontà che si dispiega in questo individuo, il potenziale Xeper.
La più antica forma conosciuta del Principe delle Tenebre, l'archetipo per isolare la coscienza del Sé è il Dio egizio Set, il cui sacerdozio può essere ricondotto al periodo Predinastico. Immagini di Set sono state datate 3200 a.C, con le stime astronomicamente a base di iscrizioni risalenti al 5000 a.C. Set è una figura più complessa di quella del Satana Giudeo-Cristiano. Satana, l'archetipo della ribellione contro l'ordine cosmico e la stasi, può essere il simbolo di impegno iniziale di molte persone per l'iniziazione, ma questo simbolo è troppo legato alle religioni tradizionali e ai loro codici morali per essere una rappresentazione efficace della ricchezza, sottigliezza, e complessità del Sentiero della Mano Sinistra. Nell'antico Egitto Set ha attraversato periodi di grande popolarità alternati a denuncia totale. Situato nei periodi Predinastico e arcaica era una divinità essenzialmente positiva introdotta da Est come un Dio della proroga dell'esistenza. Come tale egli era un Dio per espandere i confini e cambiamenti radicali dell'essere, in particolare la nascita, la circoncisione / iniziazione, la morte in battaglia, e la rinascita attraverso l'apertura della cerimonia. Già nella seconda dinastia egli appare in reale iconografia, sulla serekh di Peribsen (la speranza di tutti i cuori) e Khasekhemwy (le due potenze apparse). Popolare tra gli orientali, il suo primo luogo di culto essendo Pelusio nel culto orientale del Nilo di Delta-Set diffuse ovest e sud per le regioni di confine, dove è stato identificato con alcune divinità locali. Esempi di tali luoghi di culto sono l'oasi di Dakhleh dove insieme al Dio locale GAI condivide il titolo di "Signore del Deserto", e l'insediamento libico di Ombos, in cui Set è stato identificato con il Dio locale Ash nella seconda dinastia.
Il Culto di Set come una divinità circumpolare / stellare ha subìto un declino con l'ascesa del culto solare nella IV dinastia. La Grande Piramide di Giza è uno degli ultimi monumenti connessi con l'idea di una vita dopo la morte Setiana. La Grande Piramide aveva un pozzo di aria speciale per l’anima del Re che gli permetteva di volare verso la stella Alpha Draconis, la stella polare del Regno dell’Antico Egitto. A differenza del sole e delle stelle che sembrano sorgere e tramontare (mitizzando come la nascita e la morte). Testi delle Piramidi affermano che il Ikhemw-sek, gli "incorruttibile" o stelle circumpolari, sono da sempre il regno dell'anima reale. Durante il Regno Medio, Set è stato ridotto a un simbolo dell'Alto Egitto nell'iconografia riguardante la festa Heb-Sed. Fu in questo periodo che Set venne accusato per l'omicidio di Osiride, una divinità semitica dell’ agricoltura il cui culto è arrivato nella III dinastia. Gli Hyksos, gli stranieri che hanno invaso e governato l'Egitto durante il Secondo Periodo Intermedio (dinastie XIII-XVII, circa 1785-1580 a.C) si identificavano attivamente con Set e stabilirono la loro capitale a un antico sito Setian, chiamato Avaris. La seconda fioritura nativa del Setian pensiero può essere iniziata nel XVIII dinastia, ma certamente ha raggiunto il suo picco nel dinastie XIX e XX, quando una famiglia di sacerdoti Setian da Tanis divennero la linea faraonica. Durante questo periodo di espansione dei confini Set era straordinariamente popolare, come si può vedere dai nomi dei faraoni come Seti (uomo di Set) e Setnakt (Set è eccelso). Il culto della vita dopo la morte stellare riemerse: complessi "soffitti astronomici" adornarono le tombe dei faraoni di questo periodo, come nessun’altro.
Due testi Setian sopravvissero a questo periodo. In primo luogo, la storia di due fratelli racconta come Set (identificato con il dio Bata) subisce una serie di metamorfosi. Così Set rappresenta l'individuo che attraverso il proprio duro lavoro, abilità magiche, e l'uso della resistenza del mondo diventa divino. Il secondo testo è il Libro del Sapere della Spirale forza di Ra e l'abbattimento di Apep. Questa formula protettiva, che Ramesse III, figlio di Setnakt, incise su alcuni monumenti di confine, presenta due particolarità Setian. In primo luogo, si racconta come un Dio senza nome viene in essere nella psiche soggettiva regno come il dio Xepera. In secondo luogo, l'incantesimo permette al mago uno dei poteri di Set: la capacità di uccidere Apep, il drago dell’ illusione. Set serve di nuovo come un modello di ruolo, nel senso che ogni Setian cerca di far cessare ogni illusione della propria vita. Con l'avvento del XXII dinastia, l'Egitto è entrato nel suo lungo declino. Set divenne una divinità tremendamente impopolare. Il suo culto cessò ovunque tranne nelle oasi e nella città di Tebe. Il suo culto fu assorbito da altri, in primo luogo quella di Montu, signore della guerra di Tebe. Gli aspetti negativi dell'isolamento e della distruzione sono stati sottolineati. Set-heh, il Dio del vuoto chiamato il futuro, è diventato un capro espiatorio in riti di esecrazione-prefigurazione del ruolo del Satana in Occidente Giudaico-Cristiana.
La terza fioritura è venuto con l'arrivo dei Greci in Egitto. E’ in questo periodo che le nozioni elleniche di indipendenza e autostima hanno cominciato a rivivere gli aspetti operanti ed iniziatici del Nuovo Regno di Set. Il successo della magia greco-egiziano, nonostante le persecuzioni romane, ha visto un ampliamento sia negli aspetti filosofici e magici di questa tradizione come nell’estremo nord come la Gran Bretagna. Il terzo secolo dell'era volgare ha segnato l'altezza di Setian nell’ermetismo. Ma con l'imposizione del Cristianesimo come religione imperiale romana, l'individualismo è stato ancora una volta disprezzato. Il Cristianesimo identifica Set con Satana, e il vero Set quasi scompare come una figura appartenente alle credenze egizie. La quarta fioritura di Setian pensiero inizia nel XIX secolo con alcune scoperte archeologiche, ma è diventato esplicito nel 1975 con la riconsacrazione e la fondazione del moderno Tempio di Set e la proclamazione della Parola di Eone di Set. Xeper, un verbo egizio che significa "divenire in essere" o "diventare". Questa parola riflette la natura della coscienza-culto della nostra religione e la fonte della responsabilità ultima di tutte le cose, ovvero il Sé.
Ufficialmente dunque, l’organizzazione di Set è una vera e propria scuola occulta che sfruttando gli insegnamenti trasmessi dall’antica divinità riconosciuta da loro sotto il nome di Set, permette a chiunque di evolversi sia magicamente che coscienziosamente attraverso la più totale consapevolezza del Sé. Fin dalla sua fondazione, la mentalità Setiana ha perseguito un sistema intellettualmente rigoroso di Spiritualità satanica e di pratiche magiche annesse. I documenti pubblici del Tempio tendono a tenere distinte le religioni caratterizzate dal Culto della Natura (vale a dire quasi tutte le tradizioni religiose del mondo) dalle religioni dedite al Culto della Coscienza, che includono il Tempio stesso e poche altre congreghe. Le religioni con il culto della natura sono rifiutate in quanto considerate stampelle emotive per chi non ha volontà o è incapace di pensare autonomamente. Chiarezza intellettuale, auto disciplina e autonomia personale sono i principali valori del sistema, i cui membri trasgrediscono i comuni codici della moralità per liberarsi della bassa mentalità del volgo. I gradi del tempio di Set si dividono in: SETIANO - ADEPTO - SACERDOTE/SACERDOTESSA - MAGISTER TEMPLI/MAGISTRA TEMPLI - MAGUS/MAGA - IPSISSIMUS/IPSISSIMA.
L’obiettivo della formazione di Set è il raggiungimento della Divinità, definita come autocoscienza eterna e isolata al di fuori della natura e dell’universo. Il Tempio di Set è diviso in “pilastri”, alcuni dei quali sono gruppi locali, mentre altri sono formati da reti in collegamento via internet e in nove ordini, dedicati specialmente alle tradizioni magiche. Oggi l’ordine più famoso è quello del Trapezio che lavora con le correnti magiche ottenute in precedenza dalla congrega Vril tedesca. Ufficialmente il tempio rifiuta l’antisemitismo e anzi annovera diversi ebrei tra i suoi membri, deve comunque molta della sua luminare conoscenza evocativa proprio ai ricercatori di origine germanica. La questione, dopo l’intera analisi canonica appena conclusa, si potrebbe ora analizzare da un altro punto di vista ma bisognerebbe prima spogliarla di tutto il fascino “iniziatico” che avvolge la maggior parte della gente comune quando si parla di Ordini segreti. Nel senso che l’ambiente in cui è fiorito tale ordine non è di certo uno dei più puri di intenti e con il vero Culto di Satana (e di conseguenze con i suoi diretti insegnamenti originari) hanno a che spartire soltanto forme parziali e mai totali, come invece farebbero indirettamente credere. Gli individui e gli interessi che caratterizzano fin dalle fondamenta anche il Tempio di Set, sono mantenuti concretamente per dare ad un ipotetico nuovo apprendista gli strumenti necessari per elevare sicuramente la propria condizione Spirituale precedente ma contemporaneamente lo collocano anche dentro l’ennesimo meccanismo potentemente controllato sia con mezzi evidenti che non evidenti.
L’intento apparente di dare una ripulita pubblica al Satanismo americano da parte di Michael Aquino è stato sicuramente giustificato, visto da quale esperienza diretta usciva dopo il periodo trascorso all’interno della Chiesa di Satana. Ma la sua idea in azione non ha fruttato la stessa sostanza perfetta che invece mostra con la sua elegante sicurezza. L’ambiente in cui si muove è oggi come un tempo corrotto nei punti giusti e il Tempio è solamente un altro Ordine sulla mappa delle società materialiste, che serve indirettamente a giustificare l’ennesimo intermediario tra una spontanea e veramente Satanica evoluzione (prima individuale e dopo condivisa) e un’elegante indottrinamento guidato. Il loro programma magico non credo sia ispirato da Set (che non è Satana) ma dalle ambizioni di singoli uomini come Aquino, che non ha fatto altro che assemblare della magia salomonica con elementi presi un po da tutte le altre tradizioni che tra di loro però non hanno poi tutta questa affinità elettiva. Hanno scelto un' antica entità e gli hanno costruito intorno il loro club, non sono i primi e non saranno di certo gli ultimi fautori di un certo modus operandi. Prendete la loro filosofia occulta come uno spunto da selezionare con cura, la stessa cura che il suo fondatore ha messo nella divulgazione esterna della sua idea nel nome di Set. Non sono qui per dirvi se vi consiglierei ciecamente un gruppo come questo, ognuno sceglie sempre ciò che in parte già contiene dentro di se, e se troverete nel Tempio di Aquino la vostra realizzazione massima vorrà dire che non dovrete più porvi il problema sul perchè della vostra scelta. Resta il fatto che sia il Temple of Set che la Church o Satan potrebbero essere le due facce di uno stesso OTO, che da dietro ha mosso i fili per rendere la scissione tra le due organizzazioni, solo un'apparente soluzione consolatoria. L'ambiente rimane sempre lo stesso party mainstream, che scimmiotta simboli e ritualità come se fossero trofei da esibire. Il Tempio al Satanista autentico potrà dare solo piacevoli spunti, l'essenza continuate pure a ricercarla anche dopo essere passati dall'intento Setiano. Consiglio personale.
Il Tempio di Set ha il suo quartier generale a San Francisco ed è molto considerato nei circoli “satanisti” contemporanei. Tramite il loro sito ufficiale accettano possibili affiliazioni tramite dei requisiti di ammissione, con tanto di quota associativa annuale. Dopo si accede alla struttura che rappresenta i vari ordini che ci sono all’interno ed ai vari programmi di formazione. Il Tempio non rende noto il numero dei suoi membri, ma allo stato attuale conta probabilmente alcune centinaia di persone.
La Church of Satan viene fondata ufficialmente a San Francisco nel 1966, da Howard Stanton Levey. Meglio noto con lo pseudonimo di Anton Szandor LaVey. Personaggio discendente da una famiglia di nonni Georgiani, Alsaziani e Rumeni, nasce l’undici Aprile del 1930. Si interessa principalmente di arte, cultura umana e naturale e passa da una mestiere ad un altro, accumulando esperienze di vita molto ricche e disparate. Leggendo alcune informazioni su episodi specifici della sua vita si evince una personalità sicuramente interessante, rafforzata da una realtà statunitense ancora più affascinante per noi europei nati con la cultura del “fascino americano”. I suoi interessi intellettuali lo portano gradualmente a formare il suo puzzle ideologico, unendo l’elemento satanico tradizionale a quello eccessivamente rappresentativo. LaVey comprende, che nel grande caos della sotto cultura degli anni settanta, può definitivamente tracciare una visione trasgressiva anti-religiosa sotto forma di nuova razionalità potentemente individualista. Frequenta negli anni della più lucida sperimentazione esoterica membri di alcuni Ordini magici Crowelyani, apprende le basi del potere della ritualità e formula definitivamente dentro la sua testa la via da prendere. Intanto, la ribellione inevitabile per una società conservatrice, odiosamente passiva nei confronti delle rigide norme convenzionali, partorisce in poco tempo una sfilza di aderenti all’iniziativa che LaVey cominciava a formare attorno a se. La trasgressione oscura spinta all’ennesima potenza estetica, trova l’ambiente ideale per mettere finalmente le sue radici.
La spettacolarizzazione del Satanismo impregna fortemente ogni esternazione della Chiesa che con la sua visione del mondo utilitaristica cattura e fissa ogni lettore. Il fondatore sceglie come simbolo principale della sua organizzazione un pentagramma con testa di caprone ritrovato in un libro intitolato “Storia illustrata della magia e del soprannaturale” di Maurice Bessy. Il disegno iniziale era circondato da due cerchi con incluse le lettere ebraiche Leviathan, Samael e Lilith. LaVey tolse i due nomi finali mantenendo nel logo ufficiale solo Leviathan. Il Satanismo quale argomento tabù per la grande massa, da quel momento in poi si realizza attivamente attraverso il primo libro pubblicato sempre da Anton nel 1969 “La Bibbia Satanica”. Da qui, prende vita la filosofia di base promulgata ufficialmente dalla Chiesa di Satana. Successivamente arriveranno altri testi intitolati “The Complete Witch, o, What to do When Virtue Fails”. “The Satanic Rituals”. “The Devil's Notebook” e infine “Satan Speaks". I testi divulgativi non vengono mai scritti a caso, ogni concetto è diretto e a volte accompagnato da una frase d'effetto che rende l'intento linguistico acuto al punto giusto.
I Nove Princìpi esposti nella Bibbia di Satana:
- Satana rappresenta appagamento, non astinenza.
- Satana rappresenta esistenza vitale, non sogni spirituali impossibili.
- Satana rappresenta la deturpata saggezza, non l’ingannevole ipocrisia.
- Satana rappresenta la bontà per coloro che la meritano, non amore sprecato verso gli ingrati.
- Satana rappresenta la vendetta, non “porgere l’altra guancia”.
- Satana rappresenta la responsabilità per il responsabile, invece che di occuparsi di vampiri psichici.
- Satana rappresenta l’uomo come animale, talvolta migliore, molto spesso peggiore di quelli a quattro zampe poiché, a causa del proprio “divino sviluppo spirituale e intellettuale” è divenuto il più vizioso fra tutti.
- Satana rappresenta tutto ciò che chiamato peccato, partendo da tutti quelli che così definiscono la gratificazione fisica, mentale ed emozionale.
- Satana è stato il miglior amico che la Chiesa abbia mai avuto, per gli affari che le ha procurato in tutti questi secoli.
La Chiesa di Satana Rappresenta Satana esclusivamente sotto un modello archetipico ideale. Al servizio dell’individuo egoista, quale centro di tutto il suo mondo. Questo metodo divulgativo diventa particolarmente efficace nella mente di tutti quelli che sentivano il bisogno inconscio di ribellarsi soprattutto nei confronti del dogma Cristiano castrante. Anche Solo a livello culturale e quindi mentale e quindi intellettuale/razionale, Il SATANISMO RAZIONALISTA DIVENTA LA MASSIMA ESPRESSIONE PER ESERCITARE IL PROPRIO PRIMARIO DISSENSO, VERSO OGNI REGOLA CHE CERCA DI LIMITARE LA LIBERA ESPRESSIONE ED AZIONE INDIVIDUALE. Tra l’altro la filosofia su cui si basa il pensiero guida della Chiesa di San Francisco, esiste esclusivamente per confermare che Satana (termine) non è altro che l’uomo stesso, oppositore per istinto naturale. A loro non serve dunque un Satana reale ma solamente il nome più forte che c’è per confermare la propria posizione sociale. Loro sono gli oppositori che sfruttano le caratteristiche di un personaggio creato però dai loro stessi nemici religiosi. I libri sacri parlano di un Satana crudele e ribelle, loro sono quella ribellione incarnata. I Satanisti detti Razionalisti, esistono dunque perché è esistita una repressione umana lunga duemila anni. Esistono ideologicamente perchè prodotti di un inevitabile riflesso Cristiano. Loro sono la conseguenza più evidente di un pessimo esempio pseudo Spirituale chiamato Giudeo/Cristianesimo. Per questo sono profondamente coerenti quando si aggrappano ad un approccio di vita materialistico ed opportunistico, parlando di piaceri della carne ecc. Abbracciando le idee più intense in termini di individualismo e desiderio personale. La ragione è il loro faro esattamente come lo era per i sofisti greci. Si diventa Satanisti RAZIONALISTI per supremo diritto intellettuale.
"Vivere per il proprio interesse significa che il raggiungimento della propria felicità è il più alto scopo morale dell'uomo" - Ayn Rand.
Nasciamo tutti o quasi sotto un sacramento monoteista imposto. La naturalissima primaria reazione verso una liberazione da certe catene morali è il motivo principale per cui la filosofia sdoganata da LaVey ha un senso valido per chiunque. Ma il Satanismo come ambito profondo va molto più in la rispetto ad un semplice dissenso, prolungato nel tempo dagli stessi LaVeyani. Se il Satanismo della Chiesa di Satana non si chiama Ateismo Trasgressivo ma Satanismo c’è un motivo ben definito ma aimè questo stesso motivo non è del tutto razionalmente consapevole nemmeno per gli stessi seguaci più convinti del pensiero di LaVey. Rilegare ogni possibile altra rivalutazione di un mondo più metafisico e meno materialista dentro l’unico esempio Monoteista è sbagliato oltre che un delitto per un qualsiasi individuo che vive teoricamente per allargare il più possibile le proprie esperienze attraverso la più libera scoperta soggettiva. Questo dovrebbe essere il Razionalismo applicato al Satanismo. Il concetto di ragione comune è una sostanza sempre in continua espansione. Inchiodarla dentro parametri standard significa creare un altro dogma tra del qualunquismo e del semplice ateismo popolare. Non si può concepire a priori una qualsiasi aspirazione Spirituale soltanto un'insensata chimera, se non la si è esplorata completamente in prima persona, e per farlo a volte non basta una vita intera. Se proprio si vuole rendere onore all'esempio LaVeyano, bisogna rendere il Razionalismo da lui sdoganato, l'espressione massima del PROPRIO EGO, esattamente come fece lui per primo, quando diede il suo nome alla sua più grande invenzione. Recitare miseramente sempre le stesse citazioni per tutta la vita, significherebbe un insulto a tutto quello che il suo pensiero in atto ha incarnato in termini di ispirazione. Il messaggio più importante che quest'uomo ci lascia inconsapevolmente ci ricorda che; Nel momento giusto si deve andare oltre anche ad un idolo ed affermare definitivamente se stessi. Il Satanismo possiede quell’elemento oscuro rivelatore per chi sa coglierlo, molto più potente ed importante di qualsiasi altra appagante discussione intellettuale sul senso del giudizio empiricamente critico. IL RAZIONALISMO DEVE ESSERE UN CERCHIO PERFETTO DALLA RAGIONE APERTA E MAI CHIUSA SU SE STESSA. Uno strumento assoluto di stravolgimento esistenziale.
Un Satanista Razionale autentico per istinto e mai per principio, vedendo come un limite anche il più testardo scetticismo, non si pone limite alcuno. Il suo Ego intoccabile è pura caratterizzazione sciolta e indipendente da un qualsivoglia pensiero chiuso o mentore di riferimento. Il suo obiettivo dovrebbe essere quello di dilatare il raggio della ragione comunemente esercitato, penetrarlo e dominarlo. Questo è Razionalismo satanico o elemento oscuro attivo, che differenzia nei fatti un vero Razionalista da un semplice emulatore trasgressivo senza né arte né parte. Sempre più Satanisti trovano la giusta chiave di lettura a mondi e realtà più sottili, grazie a questo approccio razionalmente aperto. Quando scoprono che la ragione è molto più ricca di come la Scienza Ufficiale fa credere, rivalutano tutto e si aprono definitivamente alla loro piena esperienza soggettiva oltre le barriere ideologiche di una qualsivoglia Chiesa di Satana. Un Razionalista che riesce a stimare LaVey pur riconoscendone i limiti, va oltre il suo mentore e si mette teoricamente nella situazione ideale per uscire al momento giusto dal suo guscio egocentrico e vivere la scoperta di determinate entità reali quanto tangibili.
Lo stesso LaVey si circonda profondamente nel corso della sua vita, delle più importanti tradizioni magiche del passato. Non si discosterà mai dal suo "animale/uomo quale centro di tutto" per ovvie ragioni di coerenza, ma arriverà lo stesso a conoscere perfettamente il potere del pensiero umano manifestato sulla realtà fisica. Sa cosa è l’energia e come si può indirizzare verso uno scopo ritualistico ben determinato dalla volontà. Sceglie soltanto in che modo trasmettere tutta la sua consapevolezza dentro un solo progetto indirizzato alla massa. I suoi noti spettacoli folcloristici con tanto di corna, athame e altare non venivano messi in scena soltanto per schernire la messa cristiana ma soprattutto nella sfera delle questioni personali prendevano per lo stesso “Papa nero” ben altre strade molto più concrete. La famosa <<camera di decompressione intellettuale>> citata nella bibbia di Satana, ha la funzione di giustificare in un certo senso tutto il potere della magia meno spiegabile razionalmente, l'idea è quella di porla sotto una luce di moderata accettazione. Sono molti i pensatori e le correnti di pensiero che hanno contribuito a strutturare la filosofia della Chiesa di Satana, basti pensare ad un Marchese De Sade, o a un Conte di Saint Germain con il suo libro intitolato Io Sono o alla più contemporanea Ayn Rand con la sua Libertà dell'egoismo, per ritrovare come per magia i capi saldi ideologici dell'intera Chiesa di Satana al suo meglio.
"L'uomo non potrà mai essere uguale ad un animale: o si eleva e diventa migliore, o sprofonda in basso e diventa molto peggiore" - V. Soloviev.
Per lui il così detto soprannaturale possedeva delle porte che andavano aperte in conformità al pensiero opportunistico che la sua organizzazione predicava. Il mistero andava svelato per poi essere sfruttato. Così come nel mondo del materialismo anche nel mondo dell’invisibile l’uomo doveva approfittarne per i propri scopi personali egoistici. Se ci pensiamo bene, secondo lo stesso messaggio LaVeyano tutto questo è perfettamente coerente con il mondo da cui proveniva esotericamente e che ha rappresentato fino alla fine. Nel 1975 il Tenente Colonnello Michael Aquino (sacerdote da lui ordinato) si separa definitivamente dalla Chiesa stessa per fondare il suo progetto indipendente. Un progetto che si prefiggerà di ripulire il Satanismo socialmente accettabile, in una versione senza necessariamente la presenza di nudità femminili e croci rovesciate. Poco dopo LaVey lascia definitivamente le scene e si ritira a vita privata. Muore il ventinove Ottobre del 1997. Nel frattempo la Chiesa di Satana diventa una piccola istituzione arrivando a farsi conoscere un po' ovunque. Dal mondo della musica a quello dello spettacolo molti personaggi possessori di un certo carisma vengono nominati sacerdoti, attraverso una tessera ufficiale. Il Satanismo diventa anche la moda migliore per definire il proprio background agli occhi dell’opinione pubblica. Ad un certo livello di evidenza, la formulazione del Satanismo di Anton La Vey rimane una folcloristico tentativo di americanoide derivazione. Ma mi è sempre piaciuto lasciare aperto uno spiraglio di possibilità e pensare che magari tutta la carnevalata architettata dalla Church sia anche un banco di prova per tutti quelli che riescono a sentire il Satanismo più in profondità rispetto ad un semplice personaggio ritratto con il suo leone domestico. Chi è destinato a non superare la "prova" rimarrà giustamente fossilizzato nella ragnatela razionalista, per gli altri invece la fusione tra Spiritualità e ragione diverrà l'unica risposta sensata.
Oggi l’eredità lasciata da Anton LaVey si scontra sempre più spesso con la saccenza approssimativa di molti individui troppo codardi per sperimentare fin dove l’ambizione dello stesso LaVey ha fatto la differenza. La maggior parte di loro non sembra all’altezza del compito, trovano solo nella parte teorica la casa ideala dove concentrarsi per vigilare che nulla cambi o si muova verso nuovi avanzamenti di sviluppo concreti. Gli unici che si salvano colgono perfettamente l’intento nascosto compreso dai pochi e giustamente tacciono in un ghigno soddisfatto.
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Ordine dei Nove Angoli
Quest’ordine nasce ufficialmente in Gran Bretagna negli anni Sessanta, dalla fusione di tre piccoli gruppi neo-pagani britannici: Camlad, Noctulians e il Tempio del Sole. A metà degli anni Settanta l’ONA finisce sotto il controllo di David Myatt, il quale combina un interesse di lunga data per l’occultismo con il forte coinvolgimento dei movimenti Skinhead e nazionalisti britannici. A partire dal 1974 Myatt finisce sui giornali come capo del National Democratic Freedom Movement, un partito razzista dalla vita breve e con una propensione alla violenza e aveva scontato una condanna a due anni di carcere per scontri di piazza. Dopo essere divenuto capo dell’ONA, Myatt mise insieme i suoi interessi, facendo in breve dell’ordine, una presenza di rilievo nei circoli satanisti britannici.
L’ONA traduce il Satanismo come un percorso di superamento personale in un universo amorale e caotico. Il loro iniziato deve andare oltre i propri limiti, attraverso azioni generalmente considerate illegali e malvagie, per entrare in contatto con il regno Acausale delle potenze magiche segrete. Deve vivere sull'orlo di ogni cosa. L’accesso a queste forze avviene attraverso i nove nexion o angoli dell’albero del Wyrd, il diagramma simbolico fondamentale dell’ordine. I Nexion possono essere aperti solo compiendo azioni estreme di vario genere. Gli scritti di Myatt quindi, indicano il sacrificio umano come importante pratica rituale e si soffermano a lungo sull’accurata scelta degli Opfer - ovvero delle vittime; in primo luogo persone ai margini della società, ma vengono consigliati o scelti anche cristiani o giornalisti. Queste affermazioni sono sfociate in accesi dibattiti con altri satanisti, come il tenente colonnello Michael Aquino del Tempio di Set, che ha sempre cercato di rendere il satanismo socialmente accettabile.
Un’altra branca degli insegnamenti dell’ONA consiste nell’Eonica, studio magico della storia. Attingendo dalle opere storiche di Oswald Spengler e Arnold Toynbee, i testi eonici affermano che il mondo occidentale è imprigionato in circostante avverse prolungate nel tempo. La causa viene individuata nella contaminazione delle ideologie faustiane occidentali da parte di modelli culturali “magici” più antichi e decadenti che Myatt prevedibilmente identifica con gli ebrei. I rituali satanici servirebbero ad annullare la contaminazione magica e accellelerebbe l’avvento del Vindex, il dittatore che fonderà il futuro impero del mondo occidentale sul cumulo dei cadaveri dei suoi avversari - Tratto dal dizionario enciclopedico dei misteri e dei segreti di John Michael Greer.
L’ordine in questione avrebbe anche delle origini più leggendarie legate ad una discendenza di adoratori, di una dea oscura del periodo Neolitico. Ma nella versione contemporanea mondana, l’organizzazione si presenta con il classico schema divulgativo, ovvero come un nucleo segreto che detta i propri parametri agli altri e le condizioni per essere quello che decidono loro. I gradi gerarchizzati dell'ordine sono composti dal Neofita, dall'Iniziato, dall'Adepto esterno, dall'Adepto interno, dal Maestro del tempio/Signore della terra, dal Magus/Magistra, e dall'Immortale.
Nella realtà di oggi esistono moltissime iniziative che contengono delle tracce sataniche tradotte alla nostra dimensione sociale. Moltissime derivazioni, definizioni, categorie o eccezioni. Pur ammettendo il fatto che ognuno arriva fin dove riesce ed è destinato, le leggi che regolano l’autenticità di un messaggio più o meno PIENO esistono e sono sempre e solo loro che da un certo punto in poi determinano tutto il resto. Nel Satanismo moderno e soprattutto nella moderna gestione dell’argomento satanico, si tende a unire dentro una stessa costruzione ideologica base; fatti, concetti e contenuti appartenenti precedentemente a differenti settori storici. In questo modo si formula un “nuovo” messaggio sul Satanismo, assolutizzando la propria nuova teoria e annullando di riflesso tutto il resto intorno. Ma se bastasse effettuare un lavoro del genere per offrire qualcosa di veramente valido, oggi avremmo un panorama apparentemente molto più ricco di categorie ma non necessariamente autentiche nel contenuto. Non si fa un lavoro di ricerca legato al ricostruzione storica casuale, obiettivo e soprattutto onesto come si dovrebbe sempre fare, ma si effettua un’operazione di agglomerazione appena CREDIBILE. La differenza tra un messaggio satanico fintamente credibile ed uno autentico per genetica naturale sta tutto nella fase di assembramento graduale che porta una determinata dinamica ad essere perfettamente organica in ogni sua parte. Si costruisce invece qualcosa di artefatto ma credibile solo se si parte dalla voglia di voler far tornare tutto come si è già precedentemente stabilito. Il fittizio prima o poi crolla in crepe vistose, solo l’autentico va avanti. Dalla mia esperienza in merito, ho nel tempo capito che non è la versione di turno a fare il vero Satanismo, ma la sostanza dalle immutate origini.
In questo modus operandi, l’organizzazione segreta chiamata ONA si incastra perfettamente nella genesi della sua stessa essenza. Se tu metti in piedi un ordine qualsiasi basandoti sul metodo della credibilità poco fa descritto, sei destinato ad assemblare un qualcosa che viene necessariamente mantenuto su altri intenti estranei che poco hanno a che fare con un qualcosa di veramente nobile e giusto. Questi intenti possono essere stati generati da interessi di potere materiale all’interno di meccanismi e di dinamica prettamente Politico/sociale. L’ONA nasce da una base paganeggiante (che originariamente magari aveva anche altre tradizioni andate ormai perdute) per poi spostarsi nei voleri di un gruppo di individui orientati verso i propri interessi personali. Da lì si effettua un ultimo modellamento teorico per la massa, ed ecco pronto il prodotto finito. Detto in parole più povere, nella realtà attuale dove il satanismo deviato viene gestito esclusivamente dalle Società Segrete, La dialettica sinistra dell’ONA rappresenta il mantenimento sottile e volontario di una certa percezione negativa/oscura dell'argomento Satanismo. La loro arma principale passa per dei semplici agganci psicologici che trovano terreno fertile nel forte fascino per la trasgressione apertamente ricercata da molte persone. A questo punto il gioco è compiuto, si concretizza un metodo magico e si farcisce di parole latine più o meno complete nella loro efficacia. L’ONA dal mio punto di vista, non gestisce e non è direttamente collegata al Satanismo più autentico, sia per il modo in cui ha strutturato la propria ideologia sempre più frammentaria, sia per la poca coerenza nel messaggio di fondo. Ne accarezza a tratti elementi validi (superamento dei propri limiti, aspirazione alla forza interiore, selezione naturale) riconoscibili da chi ha veramente provato l’esperienza satanica più pura ma alla lunga qualcosa risulta incompleto e privo di una corposa attrattiva durevole. Il Satanismo dalle origini più autenticamente rintracciabili da un qualsiasi individuo libero soprattutto di non avere intermediari o indirizzatori misteriosi, si è sempre fatto trovare nel pieno della sua luce, da chi ha saputo veramente spogliare la realtà virtuale di cui ci circondiamo, degli orpelli inferiori e superiori e dalle molte trame terrene rese imperfette solo dal tempo rivelatore.
Intorno all'unico Satanismo delle Origini, esiste sicuramente un mondo di apparente Satanismo, del residuo sotto forma di concezioni estremizzate o percorsi guidati ma la sostanza usa un linguaggio semplice e non dipenderà mai da niente e da nessuno
Il destino della comprensione satanica di oggi passa attraverso il soggetto che la favorisce per primo. La gente comune vede e riconosce al massimo una rielaborazione in chiave moderna di un determinato argomento, ma all’interno del meccanismo c’è una differenza fondamentale ed è anche la più importante. Le Verità originali hanno sempre un richiamo al passato e un perfetto ritorno a riscontri soggettivi odierni. L’ONA non rende onore alle ideologie che ha cercato di integrare a se, si riconoscono elementi legati alla filosofia razziale e offrono un chiaro richiamo a convinzioni anti-religiose. Ma se utilizzi di tali contenuti solo gli aspetti più categorici senza approfondirne le sfumature più significative ti metti nelle mani dell’eccesso più vuoto. Dimostri soltanto di farlo per rispondere al desiderio di trasgressione a tutti i costi, imposta dalla logica dell’ordine stesso. Diventi parte di un assembramento fittizio causato da errate motivazioni portanti.Tale movimento non risulta ancora essere una forza omogenea nella sua coerente marcia verso la sua realizzazione. Negli anni ogni cellula che si spacciava per l'originale ha divulgato teoremi apparentemente discordanti l'uno dall'altro, risultando nel complesso un ordine meno convincente di quello che forse si meritava. Serve sicuramente un indirizzo interno più coeso, è la parte più autentica dello spirito che ha generato il progetto a richiederla fortemente.
"Qualsiasi cosa ONA può e dovrebbe essere sorpassata, raffinata, cambiata, quando gli altri scoprono, sperimentano e ottengono la conoscenza per conto proprio" – tratto da MSS Anarchy. Anton Long
Ho avuto modo molto tempo fa, di conoscere di persona in modo del tutto casuale, un paio di individui appartenenti a tale ordine. Ricordo che me ne parlarono entusiasti, volevano convincermi a tutti i costi della giustezza intrinseca di tale filosofia rigidamente tradizionalista. Adesso a distanza di tempo, ricordando quello stesso incontro e la mia prima considerazione personale, ricordo anche perché fino a questo momento non mi era mai venuto l’interesse di scrivere due righe sull’argomento. Finchè ci si trova a scambiare reciproci consigli e si conosce un buon suggeritore con maggiore esperienza di noi, nulla da dire sinceramente, tutti lo facciamo. Il problema INVASIVO si materializza solo quando si va oltre (con modi piu o meno evidenti) quando qualcuno invade il tuo raggio di azione personale mette il suo intento di controllarti totalmente allo scoperto. In quel momento scatta il piano, il programma, la dottrina del maestro interessato al nuovo burattino da guidare attentamente. Nessuno deve portare con se la scatola magica del sapere già pronto, Il Sapere e' indizio, piacere della scoperta conquistata, sacrificio e trionfo. Il mio percorso è unico ed appartiene solo a me, non permetterei mai a nessuno di metterci il proprio interesse.
Se basi un determinato ordine sulla volontà di infrangere come principio ogni norma convenzionale, confermi indirettamente il potere del dogma che ancora una volta ti determina nella tua espressione ma che non ti libera da nessuna catena
Le attuali ricerche Teiste stanno ormai lasciando sempre meno credibilità a quel satanismo astratto che alimenta del semplice anticonformismo incarnato. Le raccolte sempre più numerose di testimonianze Spirituali stanno spianando la strada ad una comprensione satanica più completa e libera anche dalla chiusa disobbedienza Cristiana. La coscienza del Satanismo sul Satanista non è nata per limitarsi ad esistere perché antagonisti eterni del Giudeo/Cristianesimo. La fase del dissenso avverrà sempre su un determinato piano, perché è giusto ricordare chi sono i veri carnefici dell’umanità, ma su un piano successivo il cammino di un Satanista è dinamico perché VIVO. Dobbiamo al pessimo esempio Giudeo/Cristiano la nostra rabbia migliore ma non la nostra intera esistenza. Da Satanista Spirituale vedo tale organizzazione come uno dei tanti strumenti travestiti da finto satanismo, per danneggiare ulteriormente la possibilità di conoscere in prima persona una entità come Satana. Solo da quella esperienza priva di pregiudizi infatti, si potrebbe comprendere all’istante la dimensione incompleta di tutte le organizzazioni che scadono senza accorgersene in metodi divulgatori palesemente di Mano Destra. Scoprire che Satana non è come lo hanno descritto i loro stessi nemici eterni è il primo passo per poi inebriarsi totalmente del profumo austero della vera consapevolezza satanica. Le contraddizioni in termini dell’ONA, che pur riconoscendo l’importanza di trascendere ogni dualità terrena imposta dalla morale comune, si realizza esattamente in uno dei due lati della più famosa dualità (bene –male). Ovvero Il lato della malvagità santificata a unico strumento possibile per la propria evoluzione individuale. Messa così sembra una tacita resa a dei valori troppo forti per demolirli. Tanto vale caratterizzare un solo lato della mela, quella più oscura e fissarlo definitivamente dentro un CAOS indispensabile. Smentire la versione cristiana sul conto di Satana, non vuol dire confermarne automaticamente la sua bontà, ma vuol dire invece trascenderla su altri parametri superiori. Non si ragiona più in iniziati o mondani, buonisti o RIBELLI, si rompe una volta e per tutte il muro dell’etichetta e si penetra nell’unico culto delle origini chiamato Verità. Se non fosse esistita l’alterazione, la manipolazione e l’inversione dei principali valori da parte del Cristianesimo, L’ONA non avrebbe più il compito di confermarne involontariamente la versione ufficiale su Satana. Infatti non riesco ad immaginarmi un Ordine dei Nove Angoli senza il precedente insediamento monoteista. Li vedo tutt'ora collegati a doppia mandata da un filo invisibile chiamato AUTO-CELEBRAZIONE DEGLI OPPOSTI. La cosa più affascinante della scoperta oscura è arrivare a lei senza saperlo, ci si sente veramente liberi e tremendamente coscienti del proprio potere.
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Quando la versione tradotta dei Ministeri della Gioia di Satana proveniente direttamente dagli States, arrivò ai nostri occhi italici nel 2002, il panorama e la percezione prettamente “Satanica” era ancora castrata da falsi modelli pseudo razionalisti e qualche sprazzo di lucidità isolata. In termini di approfondimento ed informazione, relativa ad un’esposizione derivante magari da un’orientamento Mistico/Spirituale/teista, in rete vigeva il nulla o quasi. L’arrivo di questo sito sembrò a tutti (dalle sfere mentali più esterne a quelle più interne) un fulmine inaspettato, colmo di quell’assertiva ma decisa volontà di scuotimento, quasi affascinante.
Attraverso la sua grafica essenziale conteneva del “disorientante” ma non perché originale ma perché offerto e spiegato in maniera essenzialmente diretta. Erano efficaci attraverso la loro sfacciata semplicità nel dire delle cose che molti avevano magari già avvertito interiormente ma che non avevano ancora detto in quel preciso modo. Si riconosce del metodo nella struttura espositiva del sito, diviso tra una home con gli slogan preliminari di presentazione (es. “il Satanismo non è un’invenzione Cristiana, Sappiamo che Satana/Lucifero è un essere reale, il Satanismo non riguarda il male”) destinati al primo sguardo veloce del visitatore, alle sezioni divise per settori teorici/storici, alle esperienze personali dei sermoni, fino ad arrivare alle guide basilari sulla magia pratica. Gli articoli più importanti sono sorretti da una buona bibliografia, le meditazioni e il programma di addestramento Spirituale proposto si può ritenere un’accettabile rielaborazione estrapolata da autori come Bardon mentre nella sezione dedicata ai Demoni si nota come le informazioni precedentemente contenute nella Goezia, siano state riutilizzate quasi totalmente, con delle leggerissime aggiunte, modifiche o variazioni. Degna di nota, il lavoro energetico di liberazione effettuato dal clero per liberare alcuni demoni e la completa rivisitazione delle chiavi enochiane effettuata sempre dai ministri di Satana. Un pacchetto ben composto dunque, da persone che sapevano esattamente in che modo seguire le tappe di avvicinamento verso una comprensione destinata alla grande massa del web.
Dalle poche informazioni che sono trapelate sulla genesi reale del progetto Jos (Joy of Satan) sappiamo che prende vita attraverso una congrega segreta composta da tredici membri, che prima di delineare insieme un progetto virtuale, vivono il loro percorso immersi nella più totale sperimentazione esoterica. Dopo circa dieci anni di rituali ed esperienze molto significative in ambito evocativo, il clero decide di formulare un progetto che avrà lo scopo di rappresentare una guida e un supporto per tutti quelli che si riconosceranno in tal movimento di rivalutazione satanica. La fondatrice morale sembra essere Maxine Dietrich, punto di riferimento nonché autrice della maggior parte degli scritti dell’intero sito. Di lei si sa che fa l’astrologa professionista per quasi vent’anni, con una laurea in fisica ed iscritta all’american mensa, Maxine con l’aiuto di altri membri come Salem Burke, raccoglie le sue esperienze migliori e compone quello che oggi è ancora (almeno in parte) il Joy of Satan originale. L’EFFETTO JOY su chi lo ha scoperto la prima volta, si può sicuramente analizzare meglio, dividendolo per gradi e categorie di persone. Come ogni cosa, l’uomo reagisce e si apre verso un miglioramento coscienziale in relazione alla presa di coscienza e consapevolezza da qui parte. Una maggiore apertura animico/mentale portava all’individuo stesso un giudizio iniziale di riconoscimento delle esperienze descritte e una sorta di rispetto nei confronti del contenuto analizzato all’interno del Joy of Satan, mentre per altre persone, più ci si avvicinava ad un limite personale di comprensione e più aumentava la repulsione critica nei confronti di tale lavoro virtuale. Meno coscienza personale più effetto Joy, più coscienza personale meno effetto Joy.
A dei comuni Religiosi sparava letteralmente addosso più di quello che un profano medio poteva accettare. E la reazione non poteva che essere particolarmente risentita. Ad un Ateo esercitava rabbia e indifferenza ostentata, ad un occultista simpatica diffidenza, ad un giovane appassionato o ad un libero ed aperto studioso, una forma di curiosità sempre crescente ed infine ai predestinati un'immenso trasporto rivelatore. Nonostante si diversificava quindi, la reazione personale da persone a persona, esistono anche delle sensazioni comuni che il Joy of Satan offriva. Molti Satanisti riconosceranno in certi racconti descritti in alcuni articoli le stesse visioni, volti, luoghi e sensazioni già incontrati e riscontrati nei propri sogni ricorrenti, precedenti alla scoperta del Joy. Ma impatto (emozionale) iniziale a parte, il sito in questione ha indiscutibilmente anche e soprattutto una sostanza di valore o non ci sarebbero nemmeno i presupposti per un ipotetico e variegato “effetto” del lettore. Un elemento a favore della validità del materiale offerto dal sito, va nei confronti delle meditazioni suggerite, la maggior parte provate da molti utenti con risultati oggettivamente riscontrati. Il contenuto trattato dal Joy ha dimostrato di essere perfettamente connesso con una certa grande coscienza universale dove risiede una certa memoria collettiva, per questo motivo molti ricercatori si sono ritrovati a discutere degli stessi dati e delle stesse conclusioni, pur appartenendo magari ad ambiti di ricerca differenti. Per non parlare poi, degli innumerevoli riscontri che il Joy of Satan ha sicuramente rappresentato dentro singoli percorsi individuali, contribuendo o all’avvio o al proseguo di un determinato viaggio di risveglio interiore.
Il lavoro è stato curato ufficialmente per restaurare ed esporre gli insegnamenti più originali di Satana. Caratterizzare maggiormente la dimensione Spirituale legata al Satanismo e incarnare un’indiretta testimonianza dove tutto quello che si era provato in un certo campo e con un certo Dio era vero, concreto, tangibile e potente. Questa la base non discutibile né modificabile da nessuno. Nel senso che l’essenza che ancora sopravvive dell’intento originario della Gioia dei ministri di Satana è ancora questa, nonostante quello che la gestione successiva alla prima stesura del materiale ha portato. Il Joy of Satan è stato sicuramente lo strumento principale che ha spianato e caratterizzato la strada al così detto Satanismo Spirituale, dall’America verso il resto del mondo. Ma attenzione, questo non vuol dire che il Satanismo Spirituale inteso come nuova definizione può essere considerato come un prodotto americano, ma al massimo come un qualcosa che pur avendo già delle sue origini precedenti proprio indoeuropee attraverso la tradizione del Culto delle Origini e la memoria dei primi popoli antichi, si è fatto rivalutare in chiave moderna attraverso un lavoro proveniente geograficamente, dal nuovo mondo. Adesso nell’attuale panorama delle definizioni sataniche principali, il Satanismo Spirituale ha una sua dimensione di senso ancora più definita. Questo ha aiutato non poco la comprensione del singolo satanista che si apprestava a capire meglio dentro la sua testa anche il ruolo del Tradizionalismo fino a quel momento concepito e del Razionalismo, già presente in Italia da alcuni approssimativi esponenti. La riscoperta della Spiritualità Satanica ha dato un orientamento determinante con i mezzi più essenziali che la su presenza possedeva. Anche il Satanismo Tradizionale non si rilegherà più dentro i salotti dei peggiori signorotti annoiati ma assumerà anche le sue giuste lacune e differenze in relazione opposta alla sostanza della ritrovata concezione Spirituale.
E' giusto chiarire che il Joy of Satan non ha creato nulla ma ha solo avuto l'onore ed il merito di riproporre in chiave moderna quello che già una volta apparteneva alla memoria dei primi Culti radicati nel sangue e nell'anima
Il messaggio input dei ministri di Satana è semplice; Satana è una figura pre - Cristiana, demonizzata dal Giudeo/Cristianesimo e tutt’altro che malvagia. Già seguendo esclusivamente questi tre cardini principali, l’intento del Joy. poteva realizzarsi fissandosi definitivamente nelle sfere più alte di una certa Verità Storica. E non per un chiuso merito fine a se stesso ma perché questa base conteneva e contiene tutt’ora del potenziale attivo direttamente collegato a Satana. Soprattutto per chi lo avrebbe ricevuto, gestito e ulteriormente rielaborato in nuovi e successivi orizzonti di adeguata sostanza. Il vero Satanista infatti, saprà perfettamente come interpretare al meglio il contenuto del Joy. sia oggi che domani che tra altri duemila anni. Evitando sempre di deviare la sua interpretazione in favore di una viziata conclusione estranea. Un Satanista Spirituale autenticamente dedicato, possiede il criterio di differenza che gli permette di prendere da ogni fonte solo quello che sente come valido. Il resto verrà scartato e adeguatamente giudicato come estraneo al quadro generale già interiormente metabolizzato. Nessuno dovrebbe rimanere stagnato dentro lo stesso ed unico progetto, ma lo dovrebbe sempre trasformare al momento giusto per avanzare verso nuove formulazioni di ricerca, sempre coerenti per naturale processo. Così si nutre un ideale e lo sia mantiene dentro la sua stessa viva essenza. Va infatti effettuata una netta separazione tra il valore effettivo di un lavoro come quello del Joy. dalla successiva traduzione personale che molti individui hanno attuato negli anni sulla scia della messa on line del sito. Credendo di rappresentarlo e quindi di averlo capito, molta gente lo ha in realtà danneggiato trascinando involontariamente con se, tutta una serie di atteggiamenti e comportamenti dottrinali e indottrinanti, che nulla avrebbero dovuto a che fare con gli intenti originali del progetto chiamato Joy of Satan Ministries. De programmazioni parziali e incomplete porteranno sempre alcuni individui a dichiararsi satanisti pur mantenendo nei modi sempre lo stesso dogma Cristiano. Il passo successivo è trasformare il pensiero racchiuso dentro un sito in un'assoluta verità religione. L’errore a questo punto è compiuto e porterà soltanto confusione nonché del danno ideologico abbastanza pericoloso.
Quando più in generale crei un qualcosa che genera dei movimenti di pensiero e giudizio ampi e forti, crei sempre e comunque qualcosa di significativo. E questa regoletta non scritta vale anche per il Joy, che dando vita al suo personale intento, incarna appieno quello che abbiamo appena detto. Nel loro piccolo, alcuni Satanisti hanno tracciato le basi direttamente connesse con la nostra epoca di comprensione, riuscendo a far risuonare ad un certo numero di persone le proprie corde interiori. C’è stato un aggiornamento ideologico, un avanzamento indiscutibile, che rientra sicuramente in un disegno più grande chiamato “rimessa in discussione dei valori e delle credenze culturali”. Questo va detto e confermato a grandi lettere, prima di analizzare ancora meglio nel dettaglio anche e soprattutto le imperfezioni di tale intento. Il Joy of Satan nel suo piccolo ha portato a termine quello che poteva, dimostrandosi un’opera imperfetta ma al servizio del Satanismo, adeguata alla comprensione più importante che doveva incarnare, un’iniziativa giusta ma non fatta per essere universalmente assorbita in ogni sua parte.
Da Satanista Spirituale dedicato, ho sempre riconosciuto nel lavoro virtuale chiamato Joy of Satan, sia i giusti meriti che per me sono direttamente collegati con un’esperienza autentica, che gli scivoloni aimè sempre crescenti di anno in anno. Imprecisioni piccole e grandi, a volte palesi e terribilmente contraddittorie con quello che sentivo entrare in contrasto dentro di me con i valori primari del Satanismo. Imperfezioni che non avevano a che fare con la mia sola impressione soggettiva ma con quello che gli stessi autori del progetto dimostravano direttamente. Gli errori di valutazione o di gestione provenivano dai Ministri del Joy. Come funziona per grandi linee la trasmissione sapienziale e quindi la costruzione concreta di un sito come quello del Joy?... semplice; si cerca di riportare attraverso la propria apertura medianica, gli insegnamenti e ad un gradino più sotto, gli orientamenti e gli effetti delle influenze che determinate entità hanno sulla tua comprensione delle cose che ti circondano. In questo caso di Satana e dei suoi Demoni incoronati, che hanno in qualche modo partecipato insieme al clero, alla realizzazione del progetto chiamato Jos. Ovviamente non si parla di una semplice trasmissione sistematica e priva di personalismi. Dove il contattista si limita a riportare meccanicamente quello che una determinata entità gli detta. No, tutt’altro, si immette invece dentro la propria esperienza satanica anche la propria capacità di traduzione in termini umani. Gli Dei si rapportano seguendo un approccio naturalmente scandito da una comprensione reciproca, ovvero nel momento in cui un Dio ti ha fatto capire qualcosa, da quel preciso momento spetta solo a te l’uso responsabile che di quella stessa trasmissione di sapere farai da quel preciso momento in poi. Ogni antica entità infernale di alto rango non ti impone nulla, ti dice al massimo dove guardare ma non cosa vedere. Per questo motivo ogni imperfezione che si può riscontrare del Joy e che il Joy sicuramente contiene, (dalle inesattezze storiche agli errori di traduzione concettuale o di contenuto) si deve giudicare sempre nel modo più adeguato. Attribuendo tali imprecisioni ad una gestione difettosa del satanista coinvolto e non bisogna invece approfittarne per metterne in dubbio l’intero argomento che incarna in quel momento. Ogni singolo errore all’interno di una qualsiasi iniziativa simile a quella del Joy la si deve attribuire all’amministrazione umana e non a quella Divina. Evidenziare determinati errori di gestione, assolutizzando il tutto anche a discapito dei possibili pregi di un lavoro sarebbe un’ingiustizia. A maggior ragione se si parla di un lavoro di composizione, dove il risultato finale deve semplicemente cercare di raggiungere il meglio che può. Non esisterà mai un’opera satanica terrena completamente perfetta in ogni sua parte. Questo a causa di oscure dinamiche ancestrali che sono evidentemente più grandi di noi e che non ci è ancora permesso di capire fino in fondo. Entrano in gioco tantissime dinamiche combinate tra loro. L’importante è mettere tutto noi stessi in un intento a favore di Satana e del Satanismo, senza remore, con tutta l'onestà che possiamo permetterci. Dove si materializzerà un nostro possibile errore, dovrà subentrare la capacità del prossimo di differenziare, riconoscere e dividere al momento giusto il valido da non valido. Anche questo vuol dire essere dei Satanisti.
Proviamo adesso ad evidenziare le principali inesattezze concettuali che il Joy of Satan purtroppo contiene dal mio punto di vista, premettendo che tale individualizzazione è stata possibile grazie alla comparazione fatta con i risultati raggiunti dalla ricerca Spirituale attuale di molti altri Satanisti, appartenenti al ramo prettamente teista. Parliamo di Satanisti dedicati per autentica missione animica, viandanti appassionati, autentici figli di Satana dei giorni nostri. Ci soffermeremo agli errori più importanti, perché riteniamo che siano quelli dove maggiormente bisogna far luce, sia per salvare nei limiti del possibile la memoria del lavoro stesso del Joy ma soprattutto per tutelare l’integrità del lavoro di restaurazione di cui tanti altri Satanisti si stanno rendendo partecipi. Un’operazione di chiarificazione molto più grande dunque, che ci auguriamo rappresenti una più completa continuazione generazionale dell’esempio chiamato Joy of Satan.
Non c’è altro Dio all’infuori di me, sapendo questo, chi oserebbe adorare i falsi dei del Corano e della Bibbia? – dal Qu’ret Al – yezid.
Qui si sceglie di riportare una citazione da una fonte già alterata e corrotta che non proviene affatto da Satana nei modi sotto intesi in cui si fa credere. Il testo in questione da cui è stata estrapolata la citazione, contiene degli sprazzi concettuali che provengono in un certo senso da Satana ma la citazione scelta per presentare l’impostazione teorica che doveva portare a concepire Satana come unico e solo Dio per tutti, si dimostra soltanto utile per esercitare quel tipico approccio di imposizione che sa tanto di monoteismo arrogante. L’essenza della conoscenza di Satana proviene dalle libere comunità di Culto. Satana si fa conoscere e non impone la sua presenza come un tiranno imperante, rilasciando dichiarazioni assolutistiche, Satana se viene scelto vuole essere riconosciuto come merita e nel suo giusto grado di importanza ma non ha nessun bisogno di esternare atteggiamenti gelosi e possessivi. Stiamo parlando di un Dio, un po’ di rispetto. L’errore di gestione quindi, si riferisce anche alla scelta del tutto discutibile, di mettere L’Al Jilwah sotto una luce troppo di riferimento. I frammenti di questo testo, contengono sicuramente delle particelle degli insegnamenti di Satana ma non sono assolutamente da prendere alla lettere, per una serie di motivi che vanno dalle innumerevoli trascrizioni e traduzioni che il testo ha subìto negli anni, dalla sottile alterazione filologica sicuramente avvenuta, per finire al contesto in cui quelle parole sono state dette, prendendo inevitabilmente la forma di quella specifica epoca storica in cui gli Yezidi si sono trovati a vivere. Tutte annotazioni che non possono essere tralasciate se si decide di affrontare una almeno “prudente” divulgazione revisionista su internet, nel nome del Satanismo.
STRUMENTALIZZAZIONE DIVINA/INFERNALE: Forse la “colpa” un po’ più prevedibile, visto che se ti metti a rivalutare l’ambito demonologico prendendo come modello l’esempio della Goezia, può capitare di farsi prendere la mano e per comodità o eccessiva distrazione, offri una sezione dedicata ai Demoni caratterizzata sulla falsa scia di un fonte che li ha rappresentati soprattutto per poterli intrappolare, catalogare e sfruttare attraverso le loro specifiche caratteristiche. Succede quindi che tale iniziativa prende alla fine più la forma di un irrispettoso menù dove i Demoni stessi vengono presentati come una sorta di geni della lampada, pronti ad accogliere e soddisfare ogni nostra richiesta. Così facendo non bisogna più stupirsi di vedere il tuo stesso lavoro svalutato verso i più modaioli e variegati utilizzi alla mercé della rete. Il Joy nella sezioni dedicata ai Demoni, non ha curato con la dovuta serietà e rispetto quello che doveva trattare in modo differente. In alcuni scritti si legge addirittura del punto g. e di come alcuni demoni potrebbero aiutarti nel trovarlo. La distanza ravvicinata ma sempre rispettosa nei confronti di certe entità sembra essersi definitivamente frantumata nei meandri delle fantasie erotiche. Si è permesso un dissacramento che si poteva se non evitare quanto meno arginare nei limiti del possibile.
ECCESSIVO ATTEGGIAMENTO DOTTRINALE: La macchia comune della maggior parte delle iniziative che si accorgono di avere un forte seguito e riscontro. Ci si trova sul pulpito e invece di sentire sempre di più la responsabilità di quello che si dice, ci si fa prendere la mano facendo dichiarazioni apocalittiche sui Social o sparando a zero su chiunque cerchi di minare il nostro status raggiunto agli occhi degli altri. Ci sentiamo imbattibili, perché si perde la lucidità necessaria purtroppo, consegnandosi involontariamente ai carnefici senza onore che non aspettavano altro. Meglio non farsi mai sfuggire l’intera situazione, c’è in ballo qualcosa di troppo importante.
STERMINATO ODIO REGALATO AL GIUDEO/CRISTIANESIMO: Anche qui, per un progetto satanico, un errore di questo genere è davvero dietro l’angolo. Lo si può comprendere ma non lo si può ignorare, nel senso che bisogna sempre dosare del sano risentimento o dissenso nei confronti di determinati programmi come quelli religiosi ma se dedicassimo troppo tempo ed energie nel pompare dell’odio nei loro confronti, forse da un punto di vista energetico daremmo un contributo contrario ai nostri desideri e a favore degli stessi nemici. Il Satanismo non è soltanto disobbedienza al monoteismo ma per fortuna abbiamo attraverso le nostre millenarie tradizioni Spirituali una nostra dimensione di senso anche senza dimostrare chi sono i nostri nemici eterni. Se il Jos. avesse acquisito tale sottigliezza non avrebbe speso del tempo per suggerire addirittura dei rituali di distruzione da inviare direttamente alle Chiese. Così il dissenso automatico diventa una caricatura di se stessa e poco più. Il Satanista deve quasi danzare sulle corde dello stile più austero, quando sa cosa rappresenta e cosa può veramente fare, esiste sempre una soluzione migliore dietro la cosa più facile da fare. Mai banalizzare l’odio, dimostrando di saper soprattutto odiare. Ci differenziamo dagli acidi perché siamo Satanisti, ci differenziamo dai tradizionalisti perchè siamo Spirituali.
ECCESSIVA MERCIFICAZIONE: E qui arriviamo al punto forse più rappresentativo degli errori del Jos. Questa specifica pecca di gestione che si riferisce alla primaria strumentalizzazione del proprio status, si potrebbe considerare come la conseguenza inevitabile derivante dai precedenti errori già sopra elencati. La caduta verso il basso è sempre graduale, gli stessi che parlavano di corruzione storica e Spirituale sono caduti nella più classica delle corruzioni terrene, che dopo aver provato ad attaccare il progetto da fuori, riesce anche a penetrarlo e a farlo marcire da dentro. Si chiamano lusinghe al e per il denaro. L’ultima cosa da fare per far sopravvivere un progetto per l’avanzamento del Satanismo, è quello di immettere all’interno dello stesso una qualsiasi forma di circolo di denaro, piccola o grande che sia. L’unica cosa che può tutelare l’integrità del tuo lavoro è l’auto finanziamento, fisso e senza indugi. Se invece, cadi anche una sola vota nella tentazione di fare le cose troppo in grande grazie ai mezzi che il denaro di offre, ti metti definitivamente in balia della tua stessa inevitabile fine. Verrai mercificato e così la tua stessa creatura che in breve tempo conterrà elementi contraddittori sempre più evidenti. Il Joy of Satan in questo è caduto in pieno dentro la trappola degli affari. Consegnandosi ai nemici prima ancora di vedere i propri frutti migliorare ulteriormente. Si sono convinti di dover promuovere un avanzamento del Satanismo, sposando in pieno lo stesso spirito agli affari di Giudei e Gesuiti. Abbassandosi alla stregua di commercianti esoterici tramite la richiesta di donazioni e la vendita di cd. Ricordo che il Jos. come fonte credibile ad un certo punto si è perso, in un modo talmente evidente che anche i referenti italiani hanno preso le distanze da certe iniziative commerciali della sede centrale fin troppo sfacciate, dichiarando che non bisognava strumentalizzare un’ideale e togliendo dal sito italiano le varie pubblicità. Questo, anche se poi nei fatti, la sede americana continuava a farlo. Loro volevano rafforzarsi, diventare magari anche loro una piccola lobby oscura, una Chiesa venduta definitivamente alle dinamiche di quantità e cassa. L’ennesima organizzazione satanica dai toni capitalistici?...No, grazie.
Entrare adesso anche nel merito delle dinamiche ancora più sottili che hanno portato a tali errori di percorso, mi sembrerebbe inutile. Il Joy of Satan come intento squisitamente umano e satanicamente ispirato ha fatto il suo percorso e anche se adesso è sempre meno quello che forse era all’inizio, le persone che lo hanno visto fiorire e cambiare come il sottoscritto si domandano soltanto se certe tristi metamorfosi portano comunque con se un insegnamento. Una morale più profonda che ci faccia capire come tutto nella vita sia utile e niente insignificante. Gli errori commessi dal Joy, serviranno indirettamente come monito alle azioni future di altre iniziative Spiritualmente similari. Nella vita tutto è utile e nulla è veramente insignificante.
Noi Satanisti Italiani, ci domandiamo spesso dove sia finita la passione infuocata della prima versione della Dietrich, quella che sentivamo vera senza il bisogno di domandarci il perché, erano le sue parole a suggerirci la sua profonda esperienza diretta di ciò che raccontava e non serviva altro. Lei stessa in alcuni articoli ha ammesso di aver detto delle cose che però non andavano dette proprio in quel modo, forse cominciava ad accorgersi di alcune cose che adesso anche noi vediamo chi lo sa. Da allora, non sappiamo cosa sia successo, possiamo constatare soltanto che la distanza che separa la giusta forma dell’essenza di Satana dalla forma dell’attuale Joy sembra ormai incolmabile, un'ombra sbiadita rispetto a quello che avrebbe potuto davvero rappresentare se solo avesse mantenuto una certa integrità. Alcuni Satanisti Spirituali di oggi seguono il loro percorso riconoscendo nell’intento Jos quello che è giusto ammettere secondo un certo senso di riconoscenza e lealtà, verso altri fratelli comunque appartenenti alla stessa fede di base. Tutti i Satanisti di discendenza autentica dovrebbero fare lo stesso, senza perdersi in disaccordi puerili, adesso è tempo di continuare a fare il nostro, indipendentemente da tutto e da tutti quei progetti che nel nostro percorso abbiamo visto nascere e trasformarsi, diventare per noi un modello ma non un limite. Che la causa comune per cui lottiamo ci unisca tutti e sempre nel momento giusto.
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Prima realtà “made in Italy” che incontriamo in questa sezione dedicata alle principali iniziative nel nome del Satanismo. Le notizie su questa associazione culturale sono molteplici e di facile reperibilità in rete, (tra video, interviste ed altro) qui proveremo a riportare inizialmente solo i punti storicamente più importanti per non rischiare di creare l’ennesima fonte identica ad altre mille già esistenti. Per cominciare ci concentreremo sulle informazioni generali per poi focalizzarci su quelle più ufficiali attraverso quello che loro stessi dichiarano. La nostra vera analisi potrà allora cominciare ma solo dopo una giusta panoramica.
I Bambini di Satana Luciferiani (successivamente denominati soltanto Bambini di Satana) nascono per mano di Marco Dimitri, bolognese nato il 13 Febbraio del 1963. A dodici anni, appassionato di Ufo frequenta la fratellanza cosmica ma dopo qualche tempo la abbandona perché come dirà lui stesso molti anni dopo; “crescendo l’esigenza era quella di trovare un valore concreto che fosse davvero un valore contro ciò che ritenevo squallido e lagnoso, oltre che osceno e moralista”. Dicono si immerga in particolari letture che ad un certo punto della sua personale rielaborazione intellettuale lo porteranno a formulare un’idea attorno alla quale si riconosceranno un mix di influenze Crowelyane e rigurgiti illuministici. Quest’idea prende finalmente vita, nel 1982 fonda i Bambini di Satana. Il riferimento originario ai bambini gli viene affibbiato da alcuni giornali dell’epoca, in quanto all’inizio erano tutti degli adolescenti. L’origine del nome l’hanno mantenuto e conservato perché “in se identificava la purezza dell’ideale satanista, quell’ideale dove l’essere umano è al centro dell’universo ed è capace di esprimersi tramite scienza ed arte, veri oppositori dell’oscurantismo religioso”. Negli anni e in svariate interviste anche televisive, Dimitri ripeterà questa stessa definizione più e più volte. Il “Bambino interiore” ovvero quella creazione propria la cui struttura è originata nell’opera magica gestita dalla Volontà, sia alla purezza di un satanismo che solo gli eterni bambini possono riscoprire. Secondo la linea guida ideologica dell’associazione, Satana è solo un termine per identificare un’opposizione all’oscurantismo culturale perpetrato dalle religioni. Loro non sono credenti in senso lato né religiosi ma puri e semplici “razionalisti”. Ci tengono a ricordarlo ogni volta che possono, in modo da non essere mai scambiati per adoratori del demonio. La loro “adorazione” sembra invece tutta concentrata sulla Scienza Ufficiale che sostituendola con un ipotetico Dio la considerano l’unico metro di misura meritevole di essere creduto sempre e comunque. Marco parte dal fanciullino che è in ognuno di noi per rappresentare in realtà se stesso o meglio una parte di se stesso in relazione a ciò che si può desiderare ardentemente in questo mondo materiale pieno di stimoli. Conosce la Scienza, si affascina dell’arte e diventa dipendente dalla ragione della cultura. Questo Bambino poi diventando un adulto scettico deve imparare a non perdere mai questa sua consapevolezza e ad opporsi ad ogni cosa che minacci la sua libera comprensione delle cose. L’uomo diviene dunque oppositore per necessità, l’uomo diviene un Satana.
“Il Satanismo è l’unica possibilità di realizzare materialmente i propri desideri” – Marco Dimitri
Tra il 1989 e il 1992 durante un rito privato, il gruppo viene interrotto dai carabinieri, che sulle loro tracce da qualche mese, aprono un’inchiesta su di loro che si conclude però con un’archiviazione. Marco a causa di quell’episodio perde il suo lavoro come guardia giurata e da quel momento in poi si dedica alla sua unica attività di divulgatore a favore della sua organizzazione. E’ in questo periodo che grazie ad un’esposizione mediatica maggiore, I BDS come fenomeno controverso della sotto cultura italiana aumentano i propri aderenti e forse vivono il loro maggior momento di notorietà. Ma nel 1996 le accuse da parte della legge diventano più gravi (si parla di violenza carnale su una ragazza a di sacrifici umani) Dimitri viene arrestato e la sua custodia cautelare dura tredici mesi. Nel 1997 viene assolto in primo grado da tutte le accuse più gravi e nel gennaio del 2000 l’assoluzione viene confermata in appello.
Sugli episodi giudiziari esistono anche altre versioni dei fatti, soprattutto tra il primo ed il secondo arresto che forse sono stati determinanti al proseguo delle vicende fin qui esposte e che spiegherebbero non solo perché Dimitri si sia trovato in carcere da perfetto innocente ma anche della magica metamorfosi da acidello di provincia degli inizi a figura più moderata dei giorni nostri. Si narra dunque di intimidazioni e minacce fisiche fatte direttamente a Marco da parte di altri presunti gruppi “satanisti” già presenti sul territorio italiano prima dei BDS e poco disposti ad accettare in una delle tante interviste televisive il fatto che lui si era impudentemente auto proclamato re di tutti i satanisti e il nuovo papa nero. Ma si racconta anche di avvertimenti da parte di altri poteri forti, sempre allo stesso fondatore dei Bambini di Satana, che improvvisamente ha forse compreso che ambiente aveva scoperchiato. Dicerie vere o false chi lo sa, ma sicuramente mai confermate dal diretto interessato. Le esponiamo così come possibilità ma non come vicende assolutamente certe.
Dalle fine delle sue disavventure con la legge in poi trascorrono alcuni anni sotto silenzio dove però in realtà Marco ne approfitta per riordinare la propria vita privata, la forma ufficiale della sua associazione e gestire lo status di satanista che ormai si trova tra le mani nei confronti delle nuove generazioni. Nel 2013 lo vediamo candidarsi tra i membri della lista del partito Democrazia Atea, dell’astrofisica Margherita Hack. Queste le vicende principali legate ai BDS. Oggi Marco Dimitri e i suoi “bambini” continuano nella loro missione di gruppo culturale, le uscite pubbliche sono notevolmente diminuite ma di contro l’associazione ha definito maggiormente i propri punti cardinali. Organizzandosi in modo da rafforzare anche all’estero il proprio messaggio, tramite una rete di piccole collaborazioni internazionali.
Esiste una sorta di tariffario per chi decide di unirsi ai BDS.
Ogni Socio Simpatizzante deve pagare una quota annuale di 15 euro.
Il Socio Ordinario deve pagare una quota annuale di 20 euro.
Il Socio Sostenitore deve pagare una quota annuale di 50 euro.
Il Socio Onorario deve pagare una quota annuale di 250 euro.
Ogni diritto in più del Socio è direttamente proporzionale a quanto è disposto a sborsare annualmente. Più soldi più diritti. Uno degli aspetti singolari che sicuramente è rimasto intatto e che anzi sembra aver acquisito maggiore spessore, è la sua stessa figura di fondatore all’interno del proprio “gruppo”. Si potrebbe definire assoluta e con un’ombra talmente ingombrante da far nascere il sospetto del vuoto inevitabile intorno a se. Dimitri sembra un uomo solo al timone, incoraggiato dalla posizione sociale che si è trovato per caso e per vicissitudini a tenere in piedi, cerca di gestire al meglio la sua idea, nutrendola ma non andando mai oltre il suo individualismo narcisistico. La partecipazione di altri come lui che contribuiscono all’idea del gruppo non sembra mai manifestarsi più di quanto lui non voglia. Sappiamo che c’è Dimitri, un vice molte discreto (suo compagno nella vita reale) e poi ancora Dimitri per tutto quello che serve davvero dire e mostrare dei BDS. Sul grado di un possibile coinvolgimento e partecipazione personale dei presunti soci che in teoria dovrebbero formare la sostanza più attiva di una qualsivoglia corporazione … vige il silenzio. Ma aspettate; se ci pensiamo tutto questo è perfettamente coerente con la loro idea generalista dell’individuo; come unico e vero dio di se stesso. Se crei un gruppo lo fai anche per appagare il tuo ego posizionarlo al centro della scena che ti sei costruito e celebrarlo come puoi, finche puoi.
Secondo la mia opinione su di loro, ciò che esprimono da ormai trentatré anni di esistenza in termini di pensiero portante non ha quella spinta generatrice di nuovi sviluppi di avanzamento indelebili che va oltre ogni cosa ma si manifesta esclusivamente nella sfera intellettuale radical/chic, stagnando li dentro fino a diluirsi definitivamente. Parliamo della stessa idea riciclata anti-clericale già espressa in mille modi anche più affascinanti da moltissimi movimenti culturali già dalla metà del 700 in poi. I BDS (cioè sempre e solo Dimitri) ha ripreso solo una tendenza e l’ha vestita della sua espressione personale, aggiungendo il nome Satanismo. Allo stesso modo, ma su un altro piano ha ripreso la tendenza a sfruttare la figura di Satana nella letteratura come simbolo di questa stessa trasgressione culturale e ne ha fatto una filosofia di vita. Il modello che Dimitri preleva per sviluppare la sua ideologia individuale, ovvero il significato di riferimento che sta dietro il termine Satana, è un modello creato dalla religione e quindi un semplice sotto prodotto della stessa. Se la figura del Satana biblico non fosse stata dipinta in quel modo dai testi sacri, come dissidente della tirannia religiosa, oggi non esisterebbe il novanta per cento dell’idea del Satanismo di Marco Dimitri. In un certo senso, i BDS devono all’uso negativo del termine Satana fatto dalla Chiesa, più di quanto forse ammetteranno mai.
Perché purtroppo è questo che succede se ci si limita a ridurre il Satanismo a opposizione religiosa. Cioè se ci si limita a leggere solo una parte della situazione. Ci si ferma li e ci si inchioda talmente tanto da far diventare la propria posizione un prodotto ripiegato su se stesso. In questo i BDS non sono di certo i soli, nello stesso calderone potremmo mettere senza problemi anche tutti quei personaggi che hanno fatto del Satanismo lo stesso uso riduttivo. Ma Satana non è solo un vocabolo da riciclare a proprio uso e consumo su un piano meramente intellettuale ma una verità precedente e molto più complessa di qualsiasi intento umano, di circoscrivere ogni cosa alla sola sfera materialistica. L’intero Satanismo moderno, con la sua struttura utilitaristica è un insulto allo spettro delle vere possibilità celate dell’esistenza, legate a Satana NON come mero termine ma come entità reale. Ho scritto una breve nota sui BDS da un punto di vista esclusivamente satanico alcuni anni fa e ancora oggi confermo ogni singolo rigo con ancora più convinzione di allora. I BDS si stanno accontentando di rappresentare il satanismo solo da un punto di vista e non da tutti. La loro è una visione mentale del Satanismo e non TOTALE. A ognuno le sue scelte …
“Un ateo è un uomo castrato dalla parte dell’anima” - Marcel Jouhandeau
Alla maggior parte dei satanisti di matrice Razionalista, Il cattivo esempio abramitico li ha segnati indelebilmente e in un modo talmente profondo da aver amputato ogni aspirazione metafisica pre-Cristiana in favore di un ateismo radicale senza via di uscita. Ad un’analisi più attenta l’essenza dei BDS incarna tutto quello che una certa traduzione umanista, illuminista e scientista ha esercitato nella mente di un ragazzo poi divenuto personaggio all’interno dell’argomento Satanismo in Italia. Ha predicato per anni l’innocenza riferita alla figura del bambino interiore, per poi focalizzarsi sull’aspetto più meccanicistico e meno puro di tutti, ovvero la legge di una certa ragione non solo regolamentata ma potentemente politicizzata. Va ricordato che senza il cattivo esempio delle attuali religioni moderne, in materia di Spiritualità non sarebbe mai esistito né il Protestantesimo né l’Anticlericalismo né la dimensione Atea (oggi molto più fanatica di qualsiasi altra dottrina). Questi tre prodotti appena sopra citati devono tutta la loro realizzazione intellettuale ad un pessimo esempio Cristiano e non di certo ad un’illuminazione di senso.
I Bambini di Satana incarnano lo sforzo di introdurre del puro e semplice Materialismo Scientifico dentro le vene pulsanti del concetto di Satanismo. Ma l’eccessivo razionalismo calcolante per naturale reazione di rifiuto alle regole religiose ha da sempre un padre chiamato Giudeo/Cristianesimo e una madre chiamata Scienza Ufficiale. Immettete in questo quadro un pizzico di spirito trasgressivo e otterrete l’attuale creatura laica chiamata Bambini di Satana. Parliamo di individui più creati che creatori attivi di vera ispirazione luciferina. Loro sono sicuramente l’associazione italiana (più nota) che si espone con il nome satanismo sulla maglia da più tempo di tanti altri. Fin qui nulla da dire, ma da qui a pensare che siano l’unica vera rappresentazione possibile ma soprattutto veritiera dell’universo Satanismo, ne corre. Eppure Dimitri prima di alterare definitivamente all’eccesso più negativo e generalista il concetto di religione/religiosità/religioso si dichiarava agli inizia della sua avventura quasi una sorta di pagano moderno. Dopo deve essere successo qualcosa, dopo non deve aver approfondito adeguatamente quel mondo Classico ne la vera differenza tra quello che voleva veramente dire il concetto di religione/religiosità degli antichi con la versione solo successiva dei programmi fintamente Spirituali del Cristianesimo e soci. Forse si è fermato all’analogia dell’uomo dio dell’antichità con la moderna filosofia Laveyana e gli è bastato. Chi lo sa. Ci sono delle indiscutibili lacune nella sua costruzione ideologica, grosse lacune che però evidentemente gli permettono ancora di essere un rappresentante credibile della categoria Satanismo italiano.
ll Cristianesimo laicamente satanico è una piaga mortale
Il punto è che finchè ci sarà questa cappa di diffidenza costruita ad arte verso un certo mondo fortemente strumentalizzato e sporcato dal Cristianesimo come la sfera Spirituale più genuina e primordiale, si continuerà a far passare molta gente come quella che si limita a genuflettersi timidamente, sol perché non viene considerata abbastanza dipendente dalla Scienza Ufficiale da un lato e dalla ribellione militante dall’altro. Siamo all’assurdo di questa società senza memoria. Nel loro sito ufficiale, si legge che le operazioni svolte sul territorio nazionale sono principalmente: la diffusione della cultura inerente al riconoscimenti dei valori evolutivi umani. Monitoraggio abusi di carattere religioso che utilizzano l’irrazionale come metodo di induzione. Intendiamoci, il combattere piaghe come la pedofilia come effettivamente fa il gruppo di Dimitri è sempre utile e basterebbe per dare ai BDS un posto del tutto rispettabile nel panorama delle tante organizzazioni educative esistenti ma siamo qui per fare un discorso un po’ più ampio. Essere degli atei ma indossare il nome di Satana gli ha permesso di svolgere la loro azione “liberatrice” di riscatto culturale nei confronti della tirannia papale. Svolgono quello che potrebbero svolgere con altri mille nomi diversi da quello che portano ma il nome Satanismo è più utile se si vuole portare la gente a credere che ateismo e satanismo siano quasi dei sinonimi. In realtà se si approfondiscono un tantino certi meccanismi storici ci si accorgerà che l’ateismo deriva dal Cristianesimo più di quanto il vero Satanismo non farà mai.
Il vero Satanismo è opposto al Giudeo/Cristianesimo per natura ancestrale ma rimarrebbe Satanismo anche in mancanza di antagonisti che portano a sottolinearne i tratti inconciliabili. Il Vero Satanismo ha vita propria indipendentemente da tutto e tutti, perché riesuma il più antico di tutti i rapporti, ovvero quello tra l’uomo e l’entità che in questa esistenza riconosciamo sotto il nome di Satana. Questa visione può non essere in sintonia con la filosofia dei BDS che limitano un termine alla loro comprensione delle cose ma lo è per chi considera Satana una figura reale pre-Cristiana. Ovvero per tutte quelle persone che hanno approfondito il Satanismo in chiave genuinamente Spirituale. Integrando nel modo giusto ragione e sensazione – intuito ed esperienza tangibile.
L’unico merito che riconosco a Dimitri è che quantomeno ha rispettato quel principio di rielaborazione che dovrebbe appartenere ad ogni buon Satanista Razionalista indipendente e ha avviato una SUA lecita riproduzione personale mettendoci la sua faccia il suo nome ed il SUO intento. Non si è limitato ad assorbire e riportare come un vuoto emulatore quello che magari si poteva esportare ciecamente dall’America ma ha messo in moto la sua sacrosanta idea di un Satanista Razionalista sul suo Satanismo Razionalista. Sui demeriti di Dimitri bisognerebbe aprire una lunga parentesi ma non voglio trasformare questo articolo in un’occasione di eccessiva polemica personale nei suoi confronti. Da quando infatti in Italia ha preso piede una diversa interpretazione del concetto di Satanismo, che non fosse intrisa della stessa quantità di materialismo opportunistico di Dimitri, lo stesso fondatore dei BDS non ha gestito al meglio tale fenomeno. Si è lasciato andare a dichiarazioni poco gentili, come se avesse un monopolio da tutelare. La sua maggior accusa rimane l’aspetto legato all’ipotetico legame con un ente da riconoscere come Dio, che alcuni altre correnti sataniche mostrano. La critica Dimitriana a tal proposito si sintetizza in; credi in un Dio? Allora sei un credente alla pari di un comune religioso e non un Satanista. Come se il riconoscere un Dio ti tolga la possibilità di desiderare di diventare come lui. Buffe interpretazioni Dimitriane, appunto.
Il Satanismo Spirituale davanti a tutto ciò rimane un gigante rispetto a certe critiche superficiali. Come movimento è stato attaccato prima ancora di essere capito veramente, ma nessuno sentirà il bisogno di convincere qualcuno che non ha nessun interesse a comprendere. Ogni cosa esiste per il proprio destino, chi vive giornalmente la propria scelta verso Satana vive un Satanismo indiscutibilmente più TOTALE, non si riduce ad un’esperienza mentalmente più accettabile sol perché certi poteri occulti permettono loro solo questo. Viaggia letteralmente ad una frequenza differente da molti altri, sperimenta cose inimmaginabili, molte delle quali forse non racconterà mai a nessuno. E’ lui la vera e sola minaccia incarnata perché non corruttibile di fronte alla violenta esistenza del male Cristiano. Esso si dilata giornalmente di viva consapevolezza e si innalza nell’esperienza più totale come un’incosciente lucidissimo. Lui o Lei esistono, sono pronti ad andare fino in fondo e non si fermeranno mai. Questo è il solo ed unico Satanista. Nulla a che vedere quindi con la traduzione riduttiva del Satanismo di Dimitri e soci, scollegato dal meglio che la Conoscenza con la C maiuscola può offrire.
La Razionalità contiene già la sfera Spirituale e la Spiritualità contiene da sempre la Razionalità necessaria per liberare definitivamente il nostro fanciullo interiore. E questo non lo dice il Satanista Spirituale ridotto da qualcuno alla stregua di un povero religioso perché crede in qualcosa, ma lo dice a gran voce la nostra storia passata precristiana più autentica. Dividere le due sfere mettendo al centro il solo ed unico metro scientista o la sola mente puramente raziocinante è un abominio devolutivo senza nessun senso.
Dove è destinato ad arrivare il messaggio del Satanismo Razionalista offerto dai Bambini di Satana, non è concesso saperlo per il momento. Sicuramente per come è strutturato non è fatto per portarvi oltre il loro concetto di Ragione. Ma questo va capito soggettivamente. Starà a voi, in seguito continuare da soli il vostro viaggio. Non mi stupirei affatto se un bel giorno decidesse di rivedere addirittura il termine Spirituale, cercando in una goffo tentativo di integrare il tutto dentro il suo schema intellettuale coerente al suo scopo mentale. Ma siamo qui. Inutile provare ad anticipare ipotetiche mosse. Al centro di una ricostruzione bisogna mettere al centro ciò che è nato per essere il centro e dopo ricostruire il contorno. Questo dice la legge di natura di un certo tipo di uomo nato per scoprirsi come un Dio.
Il metaforico “bambino” che Marco Dimitri ha sdoganato prima o poi crescerà con o senza di lui e comprenderà finalmente che oltre il proprio orizzonte non esiste alcun limite.
Mandy Lord
Anno MMXIII
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